Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Non è un quartetto (Road Map) ma un quintetto per Tramballi il quinto è Sharon. e Condy Rice fa la danza del ventre
Testata:Il Sole24 Ore Autore: Ugo Tramballi Titolo: «Ma è subito sangue sul piano di pace»
Su Il Sole 24 Ore del 1 maggio a pag. 6 nell'articolo intitolato: "Ma è subito sangue sul piano di pace", riguardo al piano di pace ("road map") americano per il Medio Oriente, Ugo Tramballi scrive: "Il Governo Sharon aveva già inviato a Washington un emissario con 15 obiezioni alla mappa, sostenendo che modificarla sia anche un diritto palestinese: ma ieri Abu Mazen ricordava di non avere obiezioni da chiedere. Ora Israele torna al vecchio punto della non contemporaneità degli obblighi: prima finiscano le violenze, poi Israele deciderà, presumendo di essere il quinto arbitro del Quartetto."
Quest'affermazione di Tramballi sulla "non contemporaneità" da parte di Israele è assolutamente infondata visto che a chiedere (e giustamente) la fine del terrorismo è anche il nuovo premier palestinese. Infatti la "road map" elaborata dagli USA (in collaborazione con l'Unione Europea, l'ONU e la Russia) prevede espressamente la fine di ogni atto di terrorismo contro i civili israeliani prima della ripresa dei negoziati di pace con i palestinesi "Diventa dunque decisivo il comportamento americano, che dei quattro è il negoziatore dai poteri più forti. Tornato da Washington per riferire al Governo, l'emissario israeliano aveva detto di non aver ricevuto risposte dirette alle 15 obiezioni: ma riteneva di rilevare un assenso da un non meglio specificato "linguaggio del corpo" del consigliere per la Sicurezza Nazionale Condoleeza Rice. Da mesi tuttavia la lobby ebraica americana e un cospicuo numero di congressmen chiedono che l'amministrazione Bush non faccia pressioni su Israele".
Tramballi, non sapendo più cosa scrivere per giustificare la sua foga anti-israeliana prima accenna a questa storia vagamente comica del "linguaggio del corpo" di Condoleeza Rice davanti all'emissario di Sharon (gli avrà fatto la danza del ventre?) e poi passa alla storia della "lobby ebraica" che secondo lui controllerebbe e condizionerebbe la politica degli USA.Invece di dire che la politica democratica americana prevede tranquillamente l'azione delle varie lobby, non solo quella ebraica,quindi. Tramballi la presenta inceve come il mito nefasto a cui hanno attinto i vari ambienti antisemiti di ogni colore politico.
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