Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Salerno continua a non capire: incapacità o malafede? Il giornalista non si è ancora accorto che Israele combatte il terrorismo
Testata: Il Messaggero Data: 30 aprile 2003 Pagina: 8 Autore: Eric Salerno Titolo: «Svolta dei palestinesi, Abu Mazen è premier»
Introduzione rovinosa per l’immagine di Israele, la quiete dopo la burrasca israeliana, il voto di fiducia ad Abu Mazen (il primo premier nella storia palestinese!) sulle macerie del quartier generale di Arafat, provocate ovviamente dagli israeliani, tant’è vero che l’effetto che esso suscita al giornalista lo ispira a dire che ricorda una specie di "una gigantesca scultura post-moderna"; ristrutturazione dopo i disastri militari israeliani con i loro bulldozer: vetri frantumati dai boati, dagli spari, ripavimentazioni delle strade dai cingoli dei carri armati. Per entrare nel quartiere di Ramallah, i "soliti check-point israeliani, ore d’attesa per passare". Le prime righe dell’articolo di Salerno recitano così. È lampante il fatto che il giornalista voglia continuare a farci credere che l’uragano passato in quella città fosse di matrice israeliana, così tanto per fare. Come se il terrorismo palestinese non c’entrasse nulla, come se i check-point servissero soltanto a seminare malcontento e rabbia fra i palestinesi. La sicurezza israeliana per Salerno non conta praticamente nulla. Purtroppo la sua rinnovata faziosità giornalistica non si ferma qui: sul passaggio circa il discorso del nuovo premier palestinese, ha pensato bene di scrivere che:
"ha evitato di parlare del nuovo "assassinio mirato" di un esponente della Jihad compiuto a Gaza ieri dagli israeliani (è morto anche un passante) o degli altri due militanti ammazzati dalle truppe presso Betlemme" no, non è che ha evitato di parlarne, anzi: Abu Mazen ha già iniziato il discorso ribadendo che non ammette alcuna azione terroristica ai danni di Israele. Se questo non vuol dire niente..
Per una correttezza "riparatoria" giornalistica, ci preme sottolineare che gli esponenti della Jihad o di qualsiasi marchio terroristico esso sia, sono sempre e soltanto dei terroristi. Per quanto riguarda i due "militanti ammazzati", rimandiamo per conoscenza alla critica all’ANSA pubblicata su Informazione Corretta in data 29/04/03. Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare la loro opinione alla redazione del Messaggero. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.