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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
12.03.2023 Ucraina: i russi avanzano
Cronaca di Lorenzo Cremonesi

Testata: Corriere della Sera
Data: 12 marzo 2023
Pagina: 8
Autore: Lorenzo Cremonesi
Titolo: «Bakhmut, è battaglia nelle strade: «La parte est è in mano ai russi»»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 12/03/2023, a pag.8, con il titolo "Bakhmut, è battaglia nelle strade: «La parte est è in mano ai russi»" la cronaca di Lorenzo Cremonesi.

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Lorenzo Cremonesi

Putin agita di nuovo lo spettro nucleare - Formiche.net
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CHASIV YAR (Donbass) La nuova linea dei combattimenti per Bakhmut segue adesso il corso quasi diritto del Bakhmutovka, il fiumiciattolo che percorre la città da nord a sud e divide i quartieri orientali invasi dai russi da quelli occidentali tenuti dagli ucraini. Una classica battaglia urbana con duelli tra cecchini, imboscate tra pattuglie, ampio utilizzo di piccoli mortai da campo e droni portatili che aiutano a individuare gli avversari. I militari quando tornano nelle retrovie postano sovente i loro video, dove si vedono i bivacchi di fortuna negli appartamenti sventrati, le rincorse dei blindati spersi nei labirinti di macerie, soldati che camminano rasenti i muri e raccolgono i corpi dei compagni, il fumo degli stabili in fiamme: non è difficile venire colti dall’angoscia nell’udire il rombo continuo di esplosioni e spari. Secondo Yevgeny Prigozhin, il comandante-padrone della milizia mercenaria Wagner, i suoi uomini e quelli dell’esercito russo controllerebbero ormai «la metà orientale della città» e starebbero combattendo per conquistare il municipio. Ma i soldati ucraini che incontriamo nel villaggio di Chasiv Yar, ormai passaggio obbligato dalle retrovie situate a ovest di Bakhmut, spiegano che la situazione è ancora «fluida» e la terra di nessuno si espande verso est, dove piccole unità scelte continuano a mietere vittime tra i russi in avanzata. Del resto, lo stesso corso del Bakhmutovka — sorta di canale largo non più di tre o quattro metri ingombro d’immondizie e detriti — non attraversa il centro, ma è più spostato nelle zone orientali. Ciò non toglie che i russi stiano lentamente avanzando. Venerdì hanno anche conquistato il villaggetto di Dubovo-Vasylivka, tre o quattro chilometri dalla strada che unisce Chasiv Yar a Bakhmut, un passo in più per spezzare del tutto i collegamenti con i circa 3.000 ucraini asserragliati. L’intelligence britannica conferma la progressione russa, sebbene a prezzo di molte perdite. I comandi ucraini spiegano che tenere impegnati i russi in questo settore serve comunque loro per prendere il tempo necessario a organizzare la prossima «offensiva di primavera». E infatti il capo di Stato maggiore, Valery Zaluzhny, ha scelto di inviare decine di migliaia dei suoi uomini migliori ad addestrarsi nei Paesi Nato, soprattutto Polonia, Stati Uniti e Inghilterra. Presto potrebbe avere a disposizione tre nuovi corpi d’armata, ognuno con in media 120.000 soldati. Intanto continua il flusso dei rinforzi occidentali, in arrivo o in procinto di esserlo: circa un terzo degli arsenali ucraini sarà presto di origine Nato. Vi si contano una sessantina di tank tedeschi Leopard 2 e un centinaio di Leopard 1, più obsoleti ma ammodernati; 14 tank Challenger britannici; 31 Abrams made in Usa come anche decine di blindati Stryker e Bradley, che furono ampiamente utilizzati in Iraq e Afghanistan.

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