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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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La Repubblica Rassegna Stampa
04.02.2023 Arriva a Kiev lo scudo antimissile
Cronaca di Paolo Brera

Testata: La Repubblica
Data: 04 febbraio 2023
Pagina: 14
Autore: Paolo Brera
Titolo: «L’Europa si ritrova a Kiev: 'L’integrazione ucraina processo irreversibile'»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 04/02/2023, a pag. 14, con il titolo "L’Europa si ritrova a Kiev: 'L’integrazione ucraina processo irreversibile' " l'analisi di Paolo Brera.

How the EU has been supporting Ukraine | News | European Parliament

KIEV— Un pacchetto di sanzioni «da 10 miliardi di euro da varare il 24 febbraio »: è il regalo che la Ue consegnerà a Mosca per l’anniversario dell’invasione. Colpirà la filiera di armi e munizioni: la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen lo ha delineato ieri a Kiev alla conclusione del 24esimo vertice tra la Ue e l’Ucraina, che aspira a diventare 28esimo inquilino europeo. «La Russia paga già un prezzo alto per le sanzioni», ha detto Von der Leyen a palazzo Mariinskij. Il decimo pacchetto «in preparazione si focalizza sulle tecnologie usate dalla macchina bellica russa». Nel mirino «i componenti dei droni», per «toglierli alla Russia» e impedirne «la produzione in Iran, questione che seguiamo da vicino». E siccome le sanzioni si aggirano «ci saranno proposte per evitarlo». È la quarta volta che Von der Leyen incontra Zelensky a Kiev. Stavolta è con il presidente del Consiglio Ue Charles Michel. Il vertice viene dopo l’inedita riunione a Kiev del Consiglio europeo, giovedì, con Borrell, 5 vicepresidenti e 9 commissari. È il segnale di quanto le istituzioni Ue siano schierate a supporto dell’Ucraina. «L’integrazione è irreversibile », dice Zelensky. Il viaggio aveva rischi evidenti, ma stavolta il Cremlino ha evitato l’affronto che riservò al segretario Onu António Guterres il 28 aprile, quando spedì i missili durante la sua visita a Kiev. Però il suono delle sirene d’allarme, incubo quotidiano dei civili, ieri lo ha vissuto anche Von der Leyen.

Europe will stand with Ukraine to win, rebuild': Top EU officials arrive in  Kyiv ahead of
Ursula von der Leyen con Volodymyr Zelensky

Era andata col premier Denys Shmygal a vedere un piccolo risultato concreto degli aiuti europei, la distribuzione delle lampade a Led «con cui il risparmio energetico sarà equivalente alla produzione di un reattore nucleare (la Ue ne ha promesse 50 milioni) ma è suonato l’allarme e siamo dovuti andare al rifugio. Ci ha mostrato la realtà di questa guerra che vivete ogni giorno». Solo un’ombra, per fortuna: nessuna minacciareale volava verso Kiev, che attende la prossima ondata di attacchi a infrastrutture energetiche e militari. «Abbiamo discusso del sostegno ai guerrieri — dice il presidente Zelensky — dei passi per rafforzare la difesa comune e dell’attuazione della Formula di pace», il piano di Kiev che «sosteniamo», replica Michel. Von der Leyen ribadisce lo sforzo europeo per Kiev: i 50 miliardi di euro varati e il miliardo disponibile per interventi di “primo recupero” dei danni. E annuncia la fornitura di 2 gigawatt per rimpiazzare parte del fermo della centrale di Zaporizhzhia. L’argomento più difficile resta l’integrazione nella Ue. Kiev, ricorda Michel, «ha compiuto notevoli progressi» ma il cammino è complesso, occorre un’unanimità lontana anche su capitoli come la questione Rosatom, coinvolta nella gestione della centrale occupata e nei crimini verso tecnici e operai: «Ci sono le prove, ma alcuni stati Ue non vogliono imporre sanzioni a Rosatom », dice Zelensky. Ma l’Ucraina oggi vuole soprattutto armi potenti con cui «non abbandoneremo Bakhmut e gli eroi che ci sono morti: è la nostra fortezza». Ieri il ministro Crosetto ha definito col suo omologo francese Lecornu i dettagli per la consegna in primavera del sistema antiaereo Samp-T.

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