
Sulla presenza di Zelensky ad un evento cosí frivolo come il  festival di San Remo, nonosante abbia letto e riflettuto l'articolo di  Aldo Cazzullo sul "Corriere" di via Solferino, mi permetta di esprimere  le mie perplessità. Intendiamoci bene potrei sbagliare, non pretendo di  avere in tasca il monopolio della Verità assoluta come certi fanatici  religiosi da una e dall'altra parte. Siccome io ritengo che quello della  guerra in Ucraina è un problema troppo serio, per esporlo a un evento  mondano (probabilmente sarà anche a causa della mia congenita e atavica  avversità alla cosiddetta "musica leggera"), la presenza dell'Amico  Wolodymir potrebbe rischiare di ottenere un effetto boomerang, non so se  mi spiego, vale a dire un effetto diametralmente opposto a quello che  ci si attenderebbe. Può darsi - ripeto - che il mio atteggiamento sia  dettato da diffidenza e da "pessimismo" (forse sono cautamente  realista?). Comunque, se so                                                                                                                                                                                                                                     n rose fioriranno... e se saranno  spine pungeranno. Basta solo che non pungano troppo forte. Shalom 
Mario Salvatore Manca di Villahermosa 
 Gentile Mario, 
non guardo il Festival di Sanremo da quando ero una  ragazzina. Riguardo alla presenza via zoom di Zelensky sul palco del  teatro Ariston , sono perplessa anch’io soprattutto pensando ai commenti  dei nemici che il presidente ucraino ha in Italia. Io, senza dubbio,   sono tra i suoi sostenitori. D’altro canto sappiamo che i tempi che  corrono sono strani e che il frivolo, spesso volgare, di certi  avvenimenti televisivi si sposano spesso con argomenti seri e che la  politica si mescola alle canzonette. Il Festival, a quanto ne so, è  molto seguito in mondo-visione perciò Zelensky, per quei due minuti che  parlerà, avrà un pubblico di milioni di persone. Ben venga dunque e,  come scrive lei, speriamo siano rose e non più bombe da quel criminale  di Putin.   Un cordiale shalom
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Gentilissima, 
Vi seguo da quando ,il mese scorso,sono stata in pellegrinaggio a  Gerusalemme.La mia famiglia ed io siamo cristiani ed abbiamo legami  profondi con i cittadini di religione ebraica che vivono a Pisa,la  nostra città.Alcuni nostri parenti si sono sposati con cittadini ebrei.  il mio bisnonno, Dante Ristori, era amico personale di Pardo Roquez e  con lui mori’ trucidato dai nazisti nel ‘44. La nostra città porta la  vergogna delle leggi razziali e razziste firmate , come sappiamo,  proprio da noi, a San Rossore ma è anche città aperta e di cuore, molti  cittadini ebrei l’hanno resa grande. A Gerusalemme ho visto la bellezza  dei luoghi sacri al popolo di Israele e, da cristiana, ho provato gioia  di fronte alla bandiera con la stella che sventolava sul Muro  Occidentale. Solo il rispetto dello Stato di Israele può davvero rendere  omaggio a chi, completamente innocente, è stato ucciso dalla barbarie  nazista. Pace su Israele. Grazie. 
Lucia Corucci 
 Gentile Lucia, 
Sono lettere come la sua che fanno sperare in un futuro  migliore. Quando il mondo cristiano capirà che gli ebrei non sono i  nemici ma i fratelli, che Israele non è un mostro ma un paese che si  difende da chi lo vorrebbe distruggere, solo allora finirà quel virus  nauseabondo che si chiama antisemitismo. Nei giorni che hanno preceduto e  seguito il 27 gennaio, Giornata della Memoria della Shoah, ho letto una  frase pubblicata in rete che mi ha colpita e emozionata. “Non piangete  gli ebrei morti se non rispettate e amate gli ebrei vivi”. È esattamente  quello che ho letto nella sua lettera e di questo la ringrazio. Un  cordiale shalom 
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Gentile Signora  Deborah Fait 
Ho letto con attenzione il suo articolo "i nuovi nazisti " e devo  dire che sono rimasto stupefatto, direi incredulo, in merito a quanto  avrebbe affermato il Vicedirettore di Libero, Stefano Senaldi. Sono  lettore di Libero da diverso tempo, per cui conosco abbastanza bene le  idee di Senaldi e di Libero, che sono sempre state in difesa di Israele,  al contrario di Repubblica, giornale a cui voi fate spesso  riferimento,che ha sempre tifato per i palestinesi. Per cui definire  Senaldi addirittura un nuovo nazista mi sembra esagerato e del tutto  sbagliato. Probabilmente lei ha inteso male ciò che ha affermato il  Vicedirettore, visto che proprio ieri, sabato 21, su Libero era scritto  fra l'altro:  "I terroristi islamici, eredi del terzo Reich ecc: ...ieri  coloro che vogliono cancellare il popolo d'Israele dalla faccia della  terra, proprio come i nazionalsocialisti, hanno festeggiato la strage."  L'articolo è firmato da Andrea Morigi, scritto sicuramente con l'avallo  di Senaldi Non mi sembra che quello usato sia un linguaggio nazista.  Anzi, tutto il contrario È molto più credibile che certe frasi vengano  scritte su Repubblica.  Saluti 
Giovanni Cattani - Creazzo Vicenza 
 Gentile Giovanni, 
Non ho mai pensato che Senaldi fosse un nazista, me ne  guardo bene! Se rilegge il mio articolo capirà che per “nuovi nazisti”  mi riferivo soltanto ai palestinesi che fanno dell’assassinio di ebrei  la loro ragione di vita , non certo ai giornalisti italiani.  So che  Libero è un quotidiano amico di Israele ma, purtroppo quella sera, a  Stasera Italia, Senaldi ha detto proprio quella frase sulla  “disperazione dei palestinesi”. Sono saltata sulla sedia perché erano  appena state ammazzati 7 israeliani, tra cui un ragazzino di 14 anni, e  lui parlava della disperazione di coloro che sono solo dei terroristi  assassini. È vero che Repubblica, cui non ho mai risparmiato critiche  molto dure, è stata sempre contro Israele ma, per fortuna, la ignobile  direzione di Eugenio Scalfari è finita. Il nuovo direttore, Maurizio  Molinari, oltre a essere ebreo, che non è mai una garanzia, è anche  molto amico di Israele, infatti il giornale è cambiato in meglio. Un  cordiale shalom 
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Gent.ma Deborah, 
Venerdi 27 gennaio ,il giorno della memoria, tutti i canali tv  italiani ed esteri hanno commemorato questo anniversario. Era commovente  specialmente il racconto di Sami Modiano che ha fatto venire le lacrime  negli occhi della giornalista Veronica Gentile e degli alunni delle  scuole medie da lui visitate. Nella stessa sera sugli schermi televisivi  sono comparse le scene degli attentati di Gerusalemme. Cosi i  terroristi hanno ricordato ai discendenti degli scampati alle camere a  gas, che sono passati 78 anni. Gli autori ,un giovane di 21 e uno di 13  anni! Seguirono altri tre attentati falliti. L'indomani gli arabi dei  territori e di Gerusalemme est ,capitale d'Israele, festeggiavano la  carneficina ! Non mi sono meravigliato più di tanto, non è stata la  prima volta. Democrazia dixit. Il colmo successe però sabato sera nelle  piazze di Tel Aviv, Haifa e Herzlyia dove sono apparsi in decine di  migliaia i "compagni" con le bandiere d'Israele e palestinesi e con  cartelli : Netanyahu,Smotrich,Ben Gvir assassini ,per manifestare contro  l'attuale governo. Un momento di totale ipocrisia è stato il minuto di  silenzio per le vittime ma senza specificare gli autori. distinti saluti  
Ilan Bension 
 Gentile Ilan, I manifestanti sono in genere gli orfani di  Meretz, incapaci di capire che, se il loro partito è scomparso,  dovrebbero farsi un grande esame di coscienza. Dopo anni di parole, di  dichiarazioni di “fratellanza o cuginanza” con i palestinesi anche chi  li votava ha capito che non esiste nulla di tutto ciò e che i  palestinesi vogliono solo farci scomparire da Israele e prendersi il  paese per trasformarlo in pochi anni nel deserto che era prima. Non  vogliono capire che, se ha vinto la destra religiosa, è perché il popolo  era stufo di promesse, di regalie di territori per ricevere in cambio  solo terrorismo e morti. Però, nonostante tutto, questa è la democrazia e  dobbiamo essere felici di vivere in un paese dove dimostrare il proprio  dissenso non solo è lecito ma doveroso. Un cordiale shalom