Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
La Russa, le comunità ebraiche indignate Cronaca di Gabriele Bartoloni
Testata: La Repubblica Data: 28 dicembre 2022 Pagina: 2 Autore: Gabriele Bartoloni Titolo: «Di Segni e Dureghello all’unisono. Le comunità ebraiche indignate»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 28/12/2022, a pag. 2, con il titolo "Di Segni e Dureghello all’unisono. Le comunità ebraiche indignate", la cronaca di Gabriele Bartoloni.
Ignazio La Russa
Non solo l’opposizione. Anche Di Segni e Dureghello della comunità ebraica si scagliano unite contro la decisione di Ignazio La Russa e Isabella Rauti - rispettivamente presidente del Senato e sottosegretaria alla Difesa - di celebrare la fondazione del Movimento sociale italiano. «Quando si ricoprono ruoli istituzionali il nostalgismo assume contemporaneamente contorni gravi e ridicoli. Non sono accettabili passi indietro, soprattutto dalla seconda carica dello Stato», ha commentato Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di Roma. «La Repubblica italiana è antifascista e quando si giura sulla Costituzione lo si dovrebbe fare sapendo che non possono più esistere ambiguità o incoerenze in merito. Il Movimento Sociale rivendicava l’esperienza dell’Rsi, mentre per gli italiani l’unico modello a cui aspirare è quello dei movimenti antifascisti ». Una condanna netta, quella di Dureghello, che arriva a pochi giorni dall’incontro con Giorgia Meloni avvenuto durante la festa ebraica di Hanukkah al museoebraico della Capitale. In quell’occasione la presidente del Consiglio aveva definito le leggi razziali «una ignominia»,condannando i provvedimenti emanati durante il regime fascista, dal quale il Msi (la cui fiamma è ancora presente nel simbolo di Fratelli d’Italia) non ha mai preso le distanze. Le parole di Meloni avevano raccolto il plauso di Dureghello. Ora le uscite di La Russa e Rauti rischiano di irrigidire i rapporti. Anche Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, ha fortemente criticato le parole dei due esponenti di Fdi: «Alla vigilia di una giornata così importante per l’Italia - ha detto riferendosi ai 75 anni dalla promulgazione della Costituzione - c’è chi ritiene di esaltare un altro anniversario». Per Di Segni è «grave che siano i portatori di alte cariche istituzionali a ribadirlo legittimando quei sentimenti nostalgici. Noi ribadiamo l’aspettativa di sentire condannare non solo le leggi del ‘38 come male assoluto ma il fascismo e la sua propaggine della Rsi in assoluto come male per l’intera Italia così come la sua eredità prima celata e oggi semprepiù manifesta».
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