Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Natale in una Betlemme senza più cristiani: una verità che nessun TG ha il coraggio di raccontare Commento di Deborah Fait
Testata: Informazione Corretta Data: 06 dicembre 2022 Pagina: 1 Autore: Deborah Fait Titolo: «Natale in una Betlemme senza più cristiani: una verità che nessun TG ha il coraggio di raccontare»
Natale in una Betlemme senza più cristiani: una verità che nessun TG ha il coraggio di raccontare
Commento di Deborah Fait
A destra: Natale a Betlemme
Natale si avvicina e la televisione incomincia a parlare di Betlemme, cittadina che si trova in Giudea, dove nacque Gesù della stirpe di Re Davide, anch’egli nato a Betlemme. Ma lasciamo stare il re e lasciamo stare, per il momento, anche quel piccolo Bambino ebreo e parliamo della città in cui questi due importanti personaggi videro la luce. Secondo le statistiche, nel 1947, i cristiani a Betlemme erano il 75% della popolazione, dopo il 1948, con la costituzione dello Stato di Israele, i cristiani aumentarono fino a raggiungere più dell’ 80 % della popolazione. La visitai nel 1967, la città era tranquilla, pulita, bianca, non si correva nessun pericolo. Oggi non è più così. In seguito agli accordi di Oslo, nel 1995 Betlemme passò sotto il controllo militare dell’Autorità Nazionale Palestinese e da quel momento ebbe inizio il suo declino. La popolazione cristiana, a causa dei soprusi dei loro concittadini musulmani e stressata dal terrorismo dilagante, incominciò a emigrare, chi in Israele, i più in America del Nord e del Sud, fino ad arrivare a un esiguo 12% negli anni 2000. Oggi, su una popolazione di 90.000 abitanti, i cristiani sono meno di 3.000 e il numero tende a diminuire anno dopo anno. Naturalmente i pochi politici cristiani locali devono assumere le posizioni e imposizioni di Fatah, il partito di Abu Mazen, e dare la responsabilità della loro triste sorte a Israele. Su un giornale cattolico mi è capitato di leggere che la colpa è tutto del sionismo e degli ebrei, perché, come sempre, il Vaticano si guarda bene dal raccontare la verità su palestinesi e israeliani. Il Tg 5 del 4 dicembre ha fatto vedere le luci di Betlemme, l’albero di Natale di Betlemme, ha parlato dei turisti e dei pellegrini che, dopo la pandemia, torneranno a pregare nel luogo in cui, secondo la tradizione, è nato Gesù Bambino. Tante belle parole, tanta retorica, ma nemmeno un cenno sui cristiani che non ci sono più.