Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Giornalisti obiettivi?.che miraggio! Unico obiettivo dell'articolo: riprodurre una realtà falsata
Testata:L'Unità on line Autore: Umberto De Giovannangeli Titolo: «Gaza, gli israeliani uccidono una bambina di due anni e altri sette palestinesi»
Notizie distorte, omesse, faziose è una consuetudine alla quale siamo ormai abituati leggendo l'Unità. Ma questa volta si è davvero superato ogni limite. L'articolo che riportiamo nei suoi contenuti essenziali non è solo un manifesto di propaganda antisraeliana, ma un coacervo di informazioni distorte il cui unico obiettivo è riprodurre una realtà falsata che induce inevitabilmente il lettore a "parteggiare" per il povero popolo palestinese, senza dargli l'opportunità di conoscere i fatti e quindi di avere un'opinione obiettiva.
Una bambina di due anni, un ragazzo di 13 e altri sei palestinesi sono stati uccisi nella notte tra domenica e lunedì nel campo profughi di Nuseirat, nella striscia di Gaza, in seguito ad un'aggressione delle truppe israeliane che sono penetrate nel campo appoggiate da elicotteri d'attacco e da una trentina di carri armati e mezzi blindati. Innanzitutto l'incipit dell'articolo è focalizzato soltanto sui morti palestinesi causati da "un'aggressione israeliana" . Per quale motivo i soldati sono entrati nel campo profughi di Nuseirat? Per saperlo dobbiamo quanto meno acquistare un altro quotidiano ed allora apprendiamo che le truppe israeliane sono entrate alla ricerca di terroristi, apprendiamo ancora che l'assalto ha incontrato una durissima resistenza da parte di pericolosi uomini armati ed apprendiamo infine che alcuni palestinesi hanno fatto scoppiare delle bombe lungo la strada senza provocare morti (almeno questa volta). Il generale di Brigata responsabile dell'assalto, Zvika Fogel, ha affermato che è molto dispiaciuto dei morti palestinesi, eppure i civili palestinesi non rappresentano mai l' obiettivo dell'esercito israeliano e solo casualmente e per una disgraziata fatalità vengono colpiti. Un'altra operazione dell'esercito di Tel Aviv è stata compiuta anche nella cittadina di Bet Lahiya, sempre nella striscia di Gaza, dove le truppe hanno ordinato alla popolazione maschile di età superiore ai 15 anni di raccogliersi nella scuola.
Cosa è realmente accaduto a Bet Lahiya? Sempre con l'ausilio di un altro quotidiano veniamo a conoscenza che nell'area di Bet Lahiya i soldati hanno isolato una zona dalla quale Hamas lanciava missili Kassam sulle città israeliane. Il Ministro della Difesa Shaul Mofaz ha affermato che benché l'abilità di Hamas nel lancio dei missili Kassam si sia ridotta grazie ai ripetuti interventi dei soldati israeliani, un missile è stato lanciato da Bet Hanun, un villaggio a nord di Bet Lahiya, colpendo Sderot e danneggiando un autobus. Altri quattro missili sono caduti senza tuttavia causare danni perché l'area era disabitata. Anche due mortai sono scoppiati a Kfar Darom e a Netzarim senza provocare feriti. Arrenditi, pensa ai tuoi figli! ? hanno intimato attraverso i megafoni i soldati occupanti a un militante locale, Mohammad a- Sassafin, secondo quanto è stato raccontato da alcuni abitanti dell'accampamento, che è considerato una vera e propria roccaforte di Hamas. E, naturalmente quanto riferiscono gli abitanti dell'accampamento trattandosi di "fonti palestinesi" è del tutto affidabile e non ha bisogno di verifiche!! Quanto al signor Muhammad Saafen di 34 anni, caduto dal tetto della casa dalla quale cercava di scappare, non è un "militante" ma un pericoloso capo della Jihad islamica, responsabile di stragi e atti di terrorismo.
Alla fine trascorse alcune ore, le truppe ebraiche si sono ritirate, ma non prima di aver demolito l'abitazione di Saafen. E voilà, le truppe israeliane si trasformano d'un colpo in "truppe ebraiche"!! Infine due notizie sulla quali il giornalista glissa. La polizia ha arrestato tre adolescenti a Rantis in Samaria per il lancio di pietre sui veicoli in transito sulla strada di Avud. Sottoposti ad interrogatorio i giovani hanno riferito che stavano facendo una gara: vinceva chi riusciva a colpire il maggior numero di automobilisti israeliani. Ancora. Un altro automobilista è rimasto ferito lunedì sera quando una bomba è scoppiata vicino alla sua vettura mentre transitava lungo la strada di Efrat-Tekoa.
Un lettore attento potrebbe chiedersi: perché mai le notizie di israeliani feriti, uccisi, colpiti vengono costantemente omesse? Forse per evitare che il medesimo "lettore attento" si accorga che i palestinesi non sono poi così oppressi ma invece sono molto spesso pericolosi assassini e terroristi dai quali occorre difendersi? Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare la propria opinione alla redazione de L'Unità. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.