Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Avanza la retorica antisemita nei mass media russi Commento di Paolo Castellano
Testata: Bet Magazine Data: 07 novembre 2022 Pagina: 2 Autore: Paolo Castellano Titolo: «Preoccupa l’avanzata della retorica antisemita nei mass media russi»
Riprendiamo da BET Magazine-Mosaico,novembre 2022, a pag.2, con il titolo "Preoccupa l’avanzata della retorica antisemita nei mass media russi", il commento di Paolo Castellano.
Paolo Castellano
Vladimir Putin
Poco dopo aver preso il potere 22 anni fa, il presidente russo Vladimir Putin aveva bandito le manifestazioni di aperto antisemitismo. Ora, dopo che la Russia ha invaso l’Ucraina, si assiste alla riemersione di una retorica apertamente anti-ebraica nei principali media del paese. Come nel caso di un conduttore di un popolare talk show, che in diretta ha accusato gli ebrei di essere insufficientemente patriottici, oppure di un’associazione russa che ha incolpato un importante filosofo ebreo di stare con l’Ucraina per avidità. Il cambiamento nella retorica sugli ebrei nei media russi è incominciato circa due mesi fa, quando si è saputo che le truppe ucraine avevano fermato con successo l’avanzata delle forze russe. In un articolo apparso nel Moskovskij Komsomolets (un quotidiano russo per intellettuali) il noto giornalista Dmitry Popov ha stilato una lista di famosi ebrei che ha definito “agenti stranieri”, mentre l’associazione conservatrice russa Fondazione Cultura Strategica ha criticato il filosofo e giornalista francese Bernard-Henri Lévy, che aveva visitato i luoghi ucraini devastati dalla guerra, con un linguaggio che richiama i classici stereotipi antisemiti del XIX e XX secolo. «Questo cittadino francese di 74 anni, nato in una famiglia di ebrei algerini, sente odore di sangue con il suo naso e senza indugio si precipita a leccarlo per una buona cifra di soldi», si legge nell’articolo firmato da Agnia Krengel per la Fondazione Cultura Strategica.
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