Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
'Un'altra iraniana rapita e uccisa' Commento di Fabiana Magrì
Testata: La Stampa Data: 18 ottobre 2022 Pagina: 16 Autore: Fabiana Magrì Titolo: «'Un'altra iraniana rapita e uccisa'»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 18/10/2022, a pag.16, con il titolo "Un'altra iraniana rapita e uccisa" il commento di Fabiana Magrì.
Fabiana Magrì
Pardis Javid
Un altro sorriso e un altro sguardo immortalati in una foto, e un altro nome di giovane donna, Pardis Javid, circolano sui social. Li accompagnano didascalie sospese tra il sospetto e la certezza che un'altra ragazza curda, 20 anni, scomparsa da giorni, sia infine stata uccisa. Gli eventi che hanno travolto la studentessa dell'Università di Sanandaj sono stati appurati e divulgati dall'organizzazione per i diritti umani Hengaw il 14 ottobre, ma risalgono alla settimana precedente. Nel rapporto pubblicato sul sito si legge che Pardis Javid è stata prima ferita dal fuoco diretto delle forze di sicurezza iraniane durante le proteste nella capitale del Kurdistan, sabato 8 ottobre, e poi rapita. Gli attivisti riportano la versione di una «fonte attendibile» e di «testimoni oculari», secondo cui la polizia, con «violenza indescrivibile», ha portato via la giovane dopo aver bombardato l'abitazione di una sua concittadina che le aveva aperto la porta di casa per offrirle rifugio. In dieci giorni, nonostante i tentativi della famiglia di ottenere informazioni, nessuna notizia è più trapelata sulla posizione e sulle condizioni di Pardis Javid. Fino a ieri, quando lo scenario più tetro ha iniziato a delinearsi, secondo alcuni account Twitter. Teheran insiste nell'attribuire la responsabilità delle proteste delle ultime settimane alle interferenze dei nemici internazionali e non risparmia minacce di ritorsioni. Anche all'indirizzo di Riad che, secondo le Guardie della Rivoluzione, è responsabile di mezzi di comunicazione in lingua persiana all'estero che incoraggiano il dissenso. «State attenti al vostro comportamento e controllate i vostri media altrimenti - ha dichiarato il comandante iraniano Hossein Salami - il fumo vi tornerà negli occhi». L'Europa, dopo aver valutato interventi contro i responsabili delle repressioni violente di proteste pacifiche, è passata a vie di fatto. Con «decisione unanime», il Consiglio Affari Esteri dell'Ue ha approvato un pacchetto di sanzioni, dal divieto di rilascio del visto al congelamento dei beni, che colpiranno undici persone e quattro entità iraniane. L'Europa «agirà sempre contro le gravi violazioni dei diritti umani», ha twittato l'Alto rappresentante della politica estera Josep Borrell. Intanto, secondo l'agenzia Lapresse, Alessia Piperno, la 28enne travel blogger italiana arrestata nelle scorse settimane a Teheran, potrebbe non trovarsi più nel carcere di Evin da prima della rivolta e dell'incendio scoppiati sabato, sedati con un bilancio di otto morti. Secondo Karimi Davood, presidente dei rifugiati politici iraniani in Italia, sarebbe stata trasferita in un'auto con targa diplomatica a un altro penitenziario per proteggerla dagli atti di sommossa, a quanto pare, già pianificati.
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