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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
05.03.2003 Il piano di pace americano
Sono trascorse 36 settimane da quando il presidente Bush ha proposto il suo piano di pace. Ecco una sintetica relazione sulla trentaseiesima settimana.

Testata:Informazione Corretta
Autore: Federico Steinhaus
Titolo: «Il piano di pace americano»
Nel giugno dello scorso anno, il presidente Bush ha proposto un piano di pace articolato su più livelli, che dovrà concludersi con la creazione di uno stato palestinese. Fra le condizioni poste alla parte palestinese, vi sono lo smantellamento delle infrastrutture terroristiche, la fine dell' incitamento all' odio, l' elezione di nuovi dirigenti non compromessi col terrorismo, e passi decisivi verso riforme istituzionali democratiche.
Da allora sono trascorse 36 settimane. Quella che segue è una sintetica relazione sulla trentaseiesima settimana.

Lo smantellamento delle infrastrutture terroristiche, secondo gli accordi di Oslo e Wye, prevede l' arresto dei terroristi, la distruzione delle fabbriche di armi, l' estradizione in Israele dei terroristi catturati, la messa fuori legge delle organizzazioni terroristiche.
Documenti trovati negli uffici di Gaza dell' autorità di sicurezza palestinese (centinaia di ricevute e fotocopie di assegni) provano che fondi ufficiali dell' Autorità Palestinese sono stati incanalati verso il finanziamento di attività terroristiche.
Il 19 settembre 2002 ufficiali delle forze di sicurezza americane, egiziane e giordane hanno avviato un corso per insegnare alla polizia palestinese come combattere il terrorismo; successivamente si è scoperto che da 100 a 150 dei partecipanti (polizia palestinese) erano coinvolti in attacchi contro civili israeliani.

Nessun terrorista è stato arrestato.
Nessun terrorista è stato estradato, e le 45 richieste individuali da parte israeliana sono rimaste senza risposta.
Nessun gruppo terrorista è stato messo fuorilegge.
Nessuna fabbrica e nessun deposito di armi sono stati smantellati.
Nessuna fazione dell'OLP coinvolta in attività terroristiche (Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina) ha subito sanzioni.
Nella 36.a settimana 28 attacchi terroristici sono stati messi in atto, in buona parte sventati.

La richiesta americana di porre termine agli incitamenti alla violenza nei media ufficiali palestinesi è rimasta del tutto inascoltata, e le autorità politiche palestinesi hanno consentito che si svolgessero raduni popolari in sostegno a Saddam Hussein, e che esponenti di Hamas vestiti con tute e cinture esplosive presentassero pubblicamente le proprie armi. Giornali ufficiali dell' Autorità Palestinese, sermoni nelle moschee e la radio-televisione continuano ad esaltare il martirio dei terroristi suicidi.

La richiesta americana di eleggere dirigenti non compromessi col terrorismo non ha avuto alcuna conseguenza concreta, e così pure la parallela richiesta di dare vita ad una struttura democratica basata sulla tolleranza e sulla libertà, che ponga il potere nelle mani delle istituzioni parlamentari e di una magistratura indipendente. Di fatto, l' ultimo progetto di una nuova carta costituzionale non è stato a tutt' oggi approvato da Arafat pur essendogli stato sottoposto da tempo, e la nomina di un Primo Ministro viene rinviata ad ogni scadenza annunciata in precedenza.




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