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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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La Repubblica Rassegna Stampa
24.02.2003 La giustificazione degli attentati kamikaze
Per la Repubblica gli attentati ai danni della popolazione israeliana sono del tutto giustificati.

Testata: La Repubblica
Data: 24 febbraio 2003
Pagina: 16
Autore: un giornalista
Titolo: «Il Labour rompe con Sharon: "No al governo con i coloni"»
Dall’articolo traspare l’ostilità del giornalista nei confronti del Likud di Sharon. Questi riporta una descrizione di natura politica, mettendo in risalto controversie tra Sharon ed altri partiti, in modo particolare quello di Mitzna, il quale ha contribuito alla rottura delle trattative con il premier. In mezzo a quest’analisi, più di parte che critica, relativa alla possibilità di formazione dell’unità nazionale, il giornalista parla di tragici avvenimenti nei Territori Occupati:
..un’altra giornata di sangue nei Territori Occupati; nove palestinesi (tra cui un ragazzo di 15 anni) e un soldato israeliano hanno perso la vita.
Dire "giornata di sangue" non è ovviamente sufficiente per dare un’idea di quel che è successo: in tal modo il lettore non può capire se si trattava di operazioni antiterrorismo israeliane, o di scontri armati, o di incursioni, eccetera. Così come mancano basiliari informazioni nella frase sottostante:
mentre proseguono anche i colpi di mortaio tirati da Gaza verso Sderot, una cittadina israeliana nel deserto del Negev.
Come se non bastasse, più avanti il giornalista chiama ebraici anziché israeliani gli insediamenti nei "Territori Palestinesi". E pur non in prima persona, condanna drasticamente le operazioni anti-terrorismo israeliane (per lui rappresaglie), sottolineando che:
dopo la velata condanna degli Usa e quella più aspra dell’Unione Europea, ieri il vertice dei paesi non allineati ha denunciato le operazioni militari di Israele come "crimini di guerra"
Tutto questo senza contare che solo grazie a queste operazioni, centinaia di attentati terroristici sono stati sventati. Evidentemente per la Repubblica gli attentati ai danni della popolazione israeliana sono del tutto giustificati.
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