lunedi` 16 giugno 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



Clicca qui






Il Giornale Rassegna Stampa
27.08.2022 Accordo nucleare Usa-Iran:la bomba atomica in poche settimane
Analisi di Fiamma Nirenstein

Testata: Il Giornale
Data: 27 agosto 2022
Pagina: 12
Autore: Fiamma Nirenstein
Titolo: «Teheran, la prima volta delle donne allo stadio. La propaganda del regime e l'ombra del nucleare»
Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 27/08/2022, a pag.12, con il titolo " Teheran, la prima volta delle donne allo stadio. La propaganda del regime e l'ombra del nucleare", l'analisi di Fiamma Nirenstein.

PM Netanyahu Appoints Fiamma Nirenstein as Ambassador to Italy | Prime  Minister's Office
Fiamma Nirenstein

Ci sono pochi ragionevoli dubbi che il permesso concesso dalle autorità iraniane alle tifose di sedersi in un settore femminile durante una partita di campionato a Teheran giovedì, sia una captatio benevolentiae dell'opinione pubblica internazionale mentre si prepara l'accordo nucleare.
Il tema "donne allo stadio", come del resto l'insieme della vita al femminile, vide un alleggerimento in seguito al suicidio di Sahar Khodayari, "la ragazza blu" come i colori della sua squadra, una ventinovenne che, sotto processo per essersi introdotta allo stadio, si era data alle fiamme. Adesso una nuova liberalizzazione ha ammesso allo stadio ragazze che, ieri con barbe e baffi finti per essere ammesse alle partite, possono inneggiare a Sahar sedute invece sugli spalti. L'Iran si mostra liberale mentre sta per ottenere, a fronte di un acquiescente Joe Biden e con la mediazione attiva di Joseh Borrell un accordo nucleare che sostituisca quello del 2015. Questo fu cancellato dagli USA nel 2018 dopo che Trump lo definì "il peggiore accordo mai visto".

Adesso gli esperti dicono che quello imminente sarà peggio, perché consentirà all'Iran di raggiungere la bomba atomica in poche settimane. É di giovedì la clamorosa uscita pubblica di David Barnea, il capo del Mossad che invece per tradizione e per necessità non parla mai ai giornali, che avverte: l'accordo è basato su una quantità di bugie. La mia organizzazione, dice Barnea, non ne verrà fermata e seguiterà a proteggere la nostra sicurezza. Un avvertimento drammatico agli USA perché ci ripensino. Le bugie denunciate riguardano fra le altre, è probabile, la centrale di Arak che, secondo lo stesso capo dell'energia atomica iraniana Ali Akbar Salehi, non è mai stata disattivata come promesso; riguarda i silenzi sui rilevamenti di Turquz Abad di particelle radioattive da parte dell'IAEA; la chiusura d'impianti di sorveglianza. Il fatto insomma, che in questi mesi l'Iran ha seguitato ad arricchire uranio: mancherebbero poche settimane per arrivare ai 25chili necessari per la bomba. Il decadere delle sanzioni fornirebbe migliaia di miliardi a un regime che ne fa uso per armi balistiche distribuite anche ai "proxy" nei programmi di conquista che vanno dallo Yemen al Libano e che ha attentato, secondo le accuse, alla vita di Mike Pompeo, di John Bolton e anche di Salman Rushdie fra gli altri. Nel 2025 cadrà ogni forma di controllo sulle centrifughe e questo consegnerebbe il processo intero agli ayatollah.
Le tifose allo stadio sono una notizia piacevole; ma dato lo stato dei diritti umani, dei diritti religiosi, politici, sessuali, è difficile immaginare che non si tratti di una cortina fumogena.

Per inviare al Giornale la propria opinione, telefonare: 02/85661, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


segreteria@ilgiornale.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT