Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
La differenza tra gli spari israeliani e quelli palestinesi Un giornale distribuito gratuitamente a Milano dovrebbe riportare le notizie reali e non cercare di influenzare il lettore con commenti personali
Testata: Metro Data: 12 febbraio 2003 Pagina: 3 Autore: un giornalista Titolo: «Bambino palestinese ucciso nei Territori»
Su Metro, giornale gratuito distribuito a Milano, è scritto:
"Un bambino palestinese di otto anni è stato ucciso da soldati dell'esercito israeliano a Qalqilya, in Cisgiordania. I militari stavano effettuando una retata nei pressi della moschea di Abu Bakar quando è scoppiata una rivolta con lancio di pietre cui i soldati hanno risposto aprendo il fuoco. Altri due palestinesi sono morti a Nablus e a Kisufim. Un israeliano è stato ucciso da spari palestinesi a Betlemmme metre era in auto. Un grave allarme attentati ha spinto ieri Israele a blindare i Territori nonostante la festa islamica" Questo giornale, molto diffuso anche perchè distribuito gratuitamente e in modo capillare alle persone che prendono la metropolitana per andare a lavorare, fa opinione. Chi scrive per Metro ha quindi una responasabilità molto grande e deve stare attento a come pone le questioni. Il titolo dell'articolo, a caratteri cubitali, mette subito in cattiva luce gli israeliani: chi infatti può essere così perverso da uccidere un bambino di otto anni? Se si legge l'articolo, però, non si trova traccia di tanta cattiveria. Gli scontri sono avvenuti in seguito ad una rivolta di adulti palestinesi contro i soldati. Sono state lanciate pietre (che essendo molto grosse sono da considerarsi armi) e il bambino si deve essere trovato in mezzo allo scontro,come,appositamente.avviene quasi sempre. Il giornalista non si chiede cosa ci facesse un bambino di otto anni, in mezzo agli scontri. Gli adulti avrebbero dovuto proteggerlo invece di esporlo al pericolo. Alla fine dell'articolo si scopre che anche un israeliano è stato ucciso da spari palestinesi. Perchè allora il titolo non recitava: bambino palestinese di otto anni e adulto israeliano uccisi durante scontri nei Territori? Forse gli spari palestinesi sono da tollerare? Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare la propria opinione alla redazione di Metro. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.