Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Copasir, pericolo ingerenze straniere in Parlamento Analisi di Simone Carettieri
Testata: Il Foglio Data: 29 luglio 2022 Pagina: 1 Autore: Simone Carettieri Titolo: «L’allarme del Copasir»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 29/07/2022, a pag. 1, con il titolo "L’allarme del Copasir", l'analisi di Simone Carettieri.
Roma. “Vi chiedo di sensibilizzare il Parlamento a occuparsi delle possibili ingerenze esterne sugli eletti in vista dei prossimi mesi”. La lettera è di due settimane fa, quando Mario Draghi non si era ancora dimesso (e l’Italia non era ancora piombata in campagna elettorale). E porta la firma di Adolfo Urso, presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, in quota Fratelli d’Italia. La missiva, che il Foglio è in grado di svelare, è stata inviata a Elisabetta Casellati e Roberto Fico, presidenti di Senato e Camera. Un avviso che in queste ore risuona ancora più forte, dopo i nuovi dettagli svelati dalla Stampa sull’interesse della Russia verso le sorti del governo italiano. E in particolare sulla posizione dei ministri della Lega, invitati a uscire dal governo già lo scorso maggio. Almeno secondo i desiderata dei dirigenti dell’ambasciata di Putin durante i colloqui con Antonio Capuano, il gancio di Matteo Salvini con Mosca, l’uomo che avrebbe dovuto portarlo al Cremlino o comunque dal ministro degli Esteri Sergei Lavrov. La faccenda imbarazza di nuovo il centrodestra. Giorgia Meloni dice che sull’Ucraina “dobbiamo essere chiarissimi”. E Francesco Lollobrigida, capogruppo di FdI alla Camera, si rivolge direttamente a Salvini e alla Lega: “Le questioni di carattere internazionale vanno chiarite”. L’argomento è nitroglicerina anche dentro Forza Italia. C’è un problema di rapporti da chiarire fra Salvini e la Russia? Antonio Tajani risponde così: “Le cose vanno dimostrate, servono le prove. Io comunque tra un mese vado a Kyiv con il Ppe”. Per il partito di Silvio Berlusconi si tratta di un caso da schivare e minimizzare, soprattutto ora perché può destabilizzare la coalizione. Forse anche per questo la presidente Casellati non vuole diffondere la lettera che le è stata recapitata dal Copasir. Nel documento di Urso inviato ai presidenti delle Camere, inoltre, si fa riferimento a una risoluzione votata dal Parlamento europeo lo scorso 9 marzo sulle ingerenze straniere nella vita politica dei paesi Ue e sulla disinformazione frutto del lavoro svolto dalla speciale commissione istituita dal Pe. Tra gli aspetti più delicati del testo approvato a Strasburgo si menzionava anche il rapporto tra alcuni partiti europei e la Russia. In particolare Russia unita, partito di Vladimir Putin. E cioè i famosi “accordi di cooperazione” tra il partito di Mosca e la Lega nord. Senza dimenticare l’austriaco Freiheitliche Partei Österreichs, il francese Rassemblement National, il tedesco Afd, gli ungheresi Fidesz e Jobbik e il Brexit Party nel Regno Unito. L’allarme del Copasir torna di strettissima attualità con la campagna elettorale sempre più incalzante. E poi c’è un problema che riguarda l’immediato futuro: l’organismo parlamentare rimarrà in carica fino alla proclamazione dei nuovi eletti. Ma poi potrebbero passare dei mesi prima di arrivare a eleggere i nuovi rappresentanti. Intanto, l’ombra di ingerenze straniere sul voto rimane: mercoledì sarà audita la responsabile dei servizi segreti Elisabetta Belloni.
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