Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Un vero e proprio documentario di propaganda Tele +: un documentario mal fatto, inventato solo per fini di propaganda.
Testata:TELE + bianco Autore: James Longley, edizione italiana a cura di Bruno Michelotto e Rossana Bassani. Titolo: «Striscia di Gaza»
Martedì 14 gennaio, ore 21, Tele+ Bianco. In onda un reportage per fortuna molto mal fatto tecnicamente, sulla vita nella Striscia di Gaza. Interviste esclusivamente a bambini, adolescenti, donne. Panorami di desolazione. Notizie false,incidenti che sembrano costruiti apposta per le riprese televisive, pura disinformazione. Alcuni esempi: Lungo la spiaggia, un bambino innocente e triste racconta: " andavo con il mio amico a guardare i pescatori… ora tutti i miei amici sono morti!"; altra scena, altro bambino: "Sharon ha sete di sangue arabo!"… Immagini di ragazzi che giocano per strada, che sorridono e camminano tranquilli con gli zaini sulle spalle, e contemporaneamente si sentono raffiche di mitragliatrici. E improvvisamente, senza motivo, arrivano i bulldozer degli ebrei a distruggere le case. Gli ebrei lanciano bombe a gas: non sono semplice lacrimogeni perché si espande un fumo nero che provoca crisi, spasmi e irrigidimenti del corpo e forti dolori: quelli della prima intifada erano lacrimogeni, lo sappiamo bene, ma queste bombe a gas… "Cosa abbiamo fatto di male?...Ci accusano di essere terroristi, ma lo siamo davvero?..." Ragazzi che guardano le foto su di un giornale: " Guardate ecco un missile di Saddam! Le sue armi sono grandi come il mondo!" Un'altra scena, un ragazzino dall’aria simpatica e bene educata: " abbiamo saltato la scuola per andare a tirare i sassi. E’ passato un carro armato e dopo il suo passaggio c’era per terra un guantone da box. Dei bambini lo hanno raccolto. Ne è uscita una palla argentea. Le hanno dato dei colpi ed è scoppiata squarciando l’addome di un bambino" . Si vede l’ambulanza che porta a casa il corpo martoriato di un bambino. Una donna grida "voglio vederlo!" Altre voci esclamano: " NO, non devi vederlo !" Dissolvenza sul volto buono del ragazzino che pacatamente dice: " vogliamo uccidere tutti gli ebrei, io voglio diventare un martire così andrò in Paradiso" Ogni volta che gli intervistati parlano degli israeliani questi sono sempre e solo "EBREI".
"Gli EBREI ci voglioni tutti morti, gli EBREI ci voglio cacciare via , gli Ebrei distruggono le case e sdradicano tutti gli alberi" Chi può dar torto allora alla popolazione palestinese dopo tutto quello che abbiamo visto? Per un’ora e un quarto Tele + bianco ha trasmesso senza commenti un vero e proprio documentario di propaganda. Un documentario che manipola i fatti e assolutamente di parte. Scene di scontri, girate troppo in fretta ed ad effetto in modo da dare volutamente l’impressione allo spettatore che gli israeliani, questi carnefici, cercano continuamente di ferire ed ammazzare i poveri palestinesi indifesi. Ma gli israeliani, gli ebrei, i "cattivi" del filmato dove sono? Non una scena che documenti la loro presenza. Soltanto una bandiera israeliana in lontananza rispetto all’obiettivo. Qualche bulldozer. La voce israeliana è completamente ignorata.
Tutto questo senza considerare che Gaza è un territorio autonomo palestinese sotto l'autorità diretta di Arafat al 98%! Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com a scrivere o a telefonare alla redazione di Tele+ Bianco per protestare contro questa grave forma di disinformazione.
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