Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Resistenza nel Donbass, servono altre armi Cronaca di Daniele Raineri
Testata: La Repubblica Data: 25 maggio 2022 Pagina: 8 Autore: Daniele Raineri Titolo: «I russi avanzano e isolano Severodonetsk, resistenza ucraina appesa alle armi Usa»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 25/05/2022 a pag.8 con il titolo "I russi avanzano e isolano Severodonetsk, resistenza ucraina appesa alle armi Usa" la cronaca di Daniele Raineri.
Daniele Raineri
Per andare verso la città di Severodonetsk nel Donbass l’unica strada percorribile a un certo punto compie una lunga curva in salita, con una grande miniera di sale a cielo aperto sulla destra. È un terreno terribilmente esposto e impossibile da difendere ed è lì che ieri sono arrivati i soldati russi, che già da giorni tenevano sotto tiro quel tratto. Questo vuol dire che Severodonetsk è di fatto isolata per chi non abbia un mezzo fuoristrada che riesce a passare attraverso i campi — ma anche in questo caso si corre il rischio di essere colpiti dall’artiglieria russa. A quarantaquattro giorni dall’inizio della campagna russa nel Donbass, la pressione enorme esercitata contro gli ucraini comincia a ottenere risultati importanti. Se tre settimane fa i russi avevano sbagliato tutto e avevano perso decine di mezzi corazzati e centinaia di uomini nel tentativo di attraversare il fiume Seversky Donets, adesso sono loro a sfasciare le linee di difesa ucraine.Rispetto alle umiliazioni sofferte in questi primi tre mesi di guerra a Kiev e a Kharkiv, sono irriconoscibili. In questa offensiva riescono a far valere la loro superiorità di fuoco, riescono a far funzionare le linee di rifornimento — via treno, direttamente dalla Russia — e riescono a dare copertura aerea alle truppe al suolo. Adesso Severodonetsk è tagliata fuori dal resto dell’Ucraina e assieme alla città una grande porzione di territorio della regione di Lugansk — forse quaranta chilometri di lunghezza — finisce dentro l’accerchiamento dei russi. Domenica l’ex generale e pilota russo Kanamat Botashov che lavorava per la Wagner, è stato abbattuto con il suo aereo nella zona.
Dal punto di vista complessivo, i russi hanno investito e perso una quantità enorme di risorse per ottenere soltanto un avanzamento locale — se si pensa che a febbraio erano considerati in grado di conquistare l’intero Paese, adesso abbiamo una visione più chiara delle cose ed è evidente che non è così. Ma pergli ucraini questo accerchiamento è una sconfitta seria. Se non riescono a difendere il territorio che stanno perdendo, c’è il rischio concreto che non riusciranno più a recuperarlo. Servono molti più soldati per attaccare che per difendere, gli ucraini li hanno? Riusciranno a rompere la manovra russa? Se continua così, i soldati di Mosca aiutati dai separatisti arriveranno a portata di tiro delle due città gemelle al centro del Donbass, Sloviansk e Kramatorsk, e di fatto renderanno la regione invivibile per gli ucraini. La Russia ha dichiarato all’inizio del conflitto che punta a prendere il controllo dell’intero Donbass, adesso ci è più vicina. Se l’Amministrazione Biden pensa che mandare all’Ucraina i lanciarazzi mobili Himars — che Kiev chiede da settimane — sia una concessione eccessiva, potrebbe essere costretta a ricredersi. Gli Himars sembravano un’arma troppo potente per questa guerra, adesso potrebbero essere un argine contro la rimonta russa.
Per inviare a Repubblica la propria opinione, telefonare: 06/49821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante