Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Germania: ex cancelliere Spd a libro paga di Putin E il governo non aiuta l'Ucraina
Testata: Il Foglio Data: 26 aprile 2022 Pagina: 3 Autore: Editoriale Titolo: «L’Spd si è svegliata su Schröder»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 26/04/2022, a pag.3, l'editoriale dal titolo: "L’Spd si è svegliata su Schröder"
Il partito ripudia l’ex cancelliere dopo l’intervista al Nyt. Bene, un’idea per l’Ue
Gerhard Schroeder a libro paga di Putin
La leader della Spd in Germania, Saskia Esken, ieri ha chiesto a Gerhard Schröder di lasciare il partito, dopo che in un’intervista al New York Times l’ex cancelliere ha confermato di non avere l’intenzione di dimettersi dalla presidenza di Rosneft e Nord Stream malgrado la guerra di Vladimir Putin contro l’Ucraina. Lasciare i due colossi dell’energia russi “sarebbe stato necessario per salvare la sua reputazione di ex cancelliere”, ha detto Esken alla Deutschlandradio: “Purtroppo non ha seguito questo consiglio”. A Esken è stato chiesto se Schröder debba rinunciare alla sua iscrizione alla Spd. “Dovrebbe”, è stata la risposta. Secondo Esken, “Schröder ha agito per diversi anni come uomo d’affari e dobbiamo smettere di considerarlo come un vecchio statista, un ex cancelliere. Ha guadagnato soldi con il lavoro per le imprese di stato russe e la sua difesa di Vladimir Putin dall’accusa di crimini di guerra è assolutamente assurda”. Esken condivide la leadership della Spd con Lars Klingbeil, che domenica ha spiegato “che in questa fase della storia c’è solo una parte da difendere, la parte degli ucraini ed è tragico che Gerhard Schröder abbia scelto l’altra parte”. Anche Michelle Müntefering, esponente di spicco della Spd, ha chiesto l’espulsione dell’ex cancelliere perché non è accettabile che la sua iscrizione venga pagata con “denaro sporco”. Il fatto che la leadership della Spd abbia finalmente deciso di prendere le distanze da Schröder e dalle sue connessioni con Putin è positivo. Sarebbe ancora meglio se facesse più pressioni sul suo cancelliere, Olaf Scholz, per abbandonare l’opposizione all’embargo immediato sul petrolio dalla Russia e fornire più armi all’Ucraina. Quanto all’Unione europea, che ha la sua lista nera degli oligarchi russi, farebbe bene a pensare di allargarla agli europei a libro paga di Putin.
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