Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Negare i crimini di Putin: il vizio di estremisti e complottisti Commento di Daniele Zaccaria
Testata: Il Dubbio Data: 05 aprile 2022 Pagina: 2 Autore: Daniele Zaccaria Titolo: «Dall'Anpi a Freccero, se il negazionismo è la nemesi politica della sinistra italiana»
Riprendiamo dal DUBBIO di oggi, 05/04/2022, a pag. 2, il commento di Daniele Zaccaria dal titolo "Dall'Anpi a Freccero, se il negazionismo è la nemesi politica della sinistra italiana".
Gianfranco Pagliarulo, presidente Anpi
La realtà gli scorre sotto il naso, livida e feroce, ma non riescono mai a vederla, lo sguardo è sempre rivolto altrove, alla "complessità", alla geopolitica, allo stucchevole retropensiero del cui prodest. Il complottismo eterno per cui l'11 settembre nelle due torri «non c'erano ebrei», e il genocidio di Srebrenica è una montatura, e i siriani gasati da Assad non sono mai esistiti,e così via. Allo stesso modo la mattanza di Bucha, le fosse comuni, i civili ucraini incappucciati e giustiziati con un colpo alla nuca, le stanze delle torture improvvisate dalle truppe russe, diventano «uno show hollywoodiano», i cadaveri sul ciglio delle strade dei «figuranti» addestrati dalla premiata ditta Washington-Kiev per spingere l'opinione pubblica occidentale verso la guerra. Zelensky, poi, non era un attore? E non importa che ci siano decine di testimonianze oculari, i reporter indipendenti, i cineoperatori, i fotografi, le immagini satellitari con i corpi ammucchiati nelle fosse a documentare le stragi e la loro paternità. Ci vuole «cautela», dicono costoro. Mai vista però una simile cautela nel denunciare un'incursione israeliana nei Territori palestinesi o un bombardamento della Turchia di Erdogan su un villaggio del Kurdistan.
Una fossa comune a Bucha
Che il negazionismo sul conflitto ucraino venga sostenuto dall'ufficio propaganda del Cremlino in fondo rientra nella logica dell'informazione di guerra e può scandalizzare fino a un certo punto. Da diverse ore le celebii factory digitali di Mosca fanno circolare in rete le fake news più disparate sulla strage di Bucha (i cadaveri che muovono le braccia, i russi che erano partiti da tre giorni, gli ucraini che hanno ucciso i loro stessi compatrioti, etc...), poi tutte smontate da accurati fact checking. Che invece il negazionismo venga alimentato senza lo straccio di una prova da intellettuali e personaggi pubblici dal tinello di casa o dagli studi televisivi come ha fatto per esempio l'ex direttore di Raie Carlo Freccero, fa capire quanto il cinismo e la stupidità siano il rovescio della stessa medaglia. Anche ignorarli è troppo direbbe il poeta. Esiste, poi, una posizione ancora più ipocrita e spregevole del complottismo assoluto e della sua patologica ingenuità. Quella che dice: ok, avete ragione voi, i morti ci sono, li abbiamo visti, non sono degli attori, ma non possiamo essere certi che i carnefici siano i russi. Il comunicato dell'Anpi che «condanna il massacro», ma resta «in attesa che una Commissione neutrale dell'Onu per capire cosa davvero è avvenuto» è in tal senso emblematico. Si l'Anpi, la derelitta Associazione italiana partigiani: immaginate una commissione indipendente per stabilire cosa è "davvero" successo a Marzabotto o a Sant'Anna di Stazzema?
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