Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Deborah Fait risponde a un lettore 'Palestina' e 'palestinesi'
Testata: Informazione Corretta Data: 31 marzo 2022 Pagina: 1 Autore: Deborah Fait Titolo: «'Palestina' e 'palestinesi'»
Gentile Direzione, Lamentare che un giornale italiano scriva palestinesi, con riferimento a israeliani, secondo me pone in evidenza "l'errore" di aver regalato agli arabi "Palestina" e "palestinese". La prima, indica una zona geografica (gia citata da Erodoto!), esistente vari secoli antriore al islam, "palestinesi", sono tutti quelli nati e residente nella regione, ebrei, cristiani, islamici, ecc. Equivale a dire "europeo" per chiunque, di ogni paese della... regione Cordialmente
Luciano Tanto
Gentile Luciano, È esattamente come lei scrive! Gli arabi, nella persona di Arafat appoggiato dall'URSS, hanno scippato il termine Palestina e palestinesi e tutto il mondo, soprattutto la sinistra, hanno adottato questi termini storicamente sbagliati. Personalmente lo scrivo ogni volta che tocco l'argomento, altri lo fanno, ma non entra nelle teste degli occidentali. Questo argomento, come parlare di Tel Aviv come capitale, sostituendola a Gerusalemme, fanno parte della propaganda contro Israele. Come combattere la propaganda? Noi facciamo il possibile ma ogni nostra precisazione, tutte le nostre proteste cadono nel vuoto, non solo, a volte provocano addirittura reazioni di fastidio. Un cordiale shalom