Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Un'atleta ucraina vince la maratona di Gerusalemme La cronaca su Avvenire
Testata: Avvenire Data: 26 marzo 2022 Pagina: 22 Autore: la redazione di Avvenire Titolo: «Maratona, trionfo ucraino a Gerusalemme»
Riprendiamo oggi, 26/03/2022, da AVVENIRE, a pag. 22, la breve "Maratona, trionfo ucraino a Gerusalemme".
Valentyna Veretska
L'abbiamo seguita fin dal suo arrivo a Gerusalemme e quindi anche fino all'arrivo della Maratona in terra d'Israele, qui dove l'ucraina Valentyna Veretska ha trionfato. In 2 ore, 45 minuti e 54 secondi, Valentyna ha coperto il tracciato di Gerusalemme e all'arrivo ha esposto due bandiere: quella israeliana e quella ucraina. «Ho corso per l'Ucraina -ha detto -. Ho pensato tutto il tempo alla mia famiglia, a mio marito arruolato nell'esercito (che è anche il suo coach) che sta combattendo e agli amici. Questo mi ha aiutato, perché sapevo che correvo anche per loro. Sapevo che dovevo dare il massimo, perché la mia voce fosse sentita. Dedico la vittoria al mio popolo». Una dedica speciale anche alla figlia di 10 anni che l'ha seguita in questa avventura di rifugiata. Tra i 25mila partecipanti alla tradizionale Maratona israeliana, 11 mila gli atleti giunti dall'estero a Gerusalemme e tra questi, assieme a Valentyna, hanno corso 40 profughi ed immigranti. Il sindaco di Gerusalemme, Moshe Lion, ha ribadito anche ieri, quanto sarebbe felice se la sua la città possa ospitare un giorno, non lontano, i negoziati di pace fra russi ed ucraini. È quello che spera Valentyna e tutti i suoi connazionali in Israele: Questa maratona - conclude la Veretska - è come se avesse riacceso una luce, spero che le cose cambino e mi auguro di aver reso fieri di me tutti i miei connazionali che stanno lottando contro l'invasore russo».
Per inviare a Avvenire la propria opinione, telefonare: 02/6780510, oppure cliccare sulla e-mail sottostante