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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Il Secolo XIX Rassegna Stampa
08.01.2003 Un articolo influenzato da opinioni personali
Basta una parola per stravolgere completamente il contenuto di un articolo

Testata: Il Secolo XIX
Data: 08 gennaio 2003
Pagina: 6
Autore: Cristiano Fubiani
Titolo: «Vietato l'espatrio alla delegazione Anp per farla partire interviene Blair»
I problemi diplomatici fra Londra e Gerusalemme discussi all'inizio dell'articolo sono conditi da opinioni personali. Il giornalista non si preoccupa di illustrare bene i motivi dell'atteggiamento israeliano nei confronti dell'invito londinese ai ministri dell'autorità palestinese; anzi il giornalista si è persino sentito in dovere di scrivere: vietato l'espatrio a londra alla delegazione Anp perchè Israele non è stata invitata!

Alla fine dell'articolo Cristiano Fubiani scrive:

La querelle diplomatica è stata accompagnata ieri da una dura denuncia dell'Anp circa presunte violazioni da parte di Israele della libertà di spostamento dei palestinesi nei territori. Lo ha fatto sapere il ministro palestinese Saeb Erekat, secondo il quale "oltre 3 milioni di persone" in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza "sarebbero rinchiuse in grandi carceri". Un riferimento al divieto imposto di circolazione sulle arterie provinciali che collegano le maggiori città palestinesi imposto dall'esercito israeliano a seguito del nuovo attentato terroristico di domenica scorsa. "le restrizioni -ha aggiunto Erekat - riguardano ogni palestinese di età inferiore ai 35 anni e gli stessi dirigenti dell'Anp".
Nemmeno un accenno alle motivazioni di queste misure di sicurezza: gli ultimi due attentati hanno dimostrato che di terroristi ce ne sono ancora molti e che per poterli prendere tutti sono purtroppo necessarie restrizioni di questo genere. In quanto ai dirigenti dell'Anp, è ormai noto che quest'organizzazione ha da sempre appoggiato il terrorismo palestinese.
Sul fronte militare, lo Stato ebraico prosegue le operazioni militari nella Striscia di Gaza. Ieri, poco prima dell'alba, tre palestinesi sono rimasti uccisi in una violenza sparatoria scoppiata nel campo profughi di Maghazi.
non tre palestinesi comuni, ma tre terroristi. Basta solo questa parola per stravolgere completamente il contenuto e quindi il significato di quest'ultima frase.
A proposito di questo tema, si veda l'articolo di Ehud Gol uscito sul Foglio dell'8.1.2003. davvero esemplare.

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