La macchina della disinformazione russa continua a lavorare in Italia. Cercando di diffondere la narrativa filo-Putin e lanciare minacce sull’informazione. A partire da quella di Repubblica. Ieri sotto un post del direttore Maurizio Molinari, che raccontava come i manifestanti russi cantassero Zombie dei Cranberries mentre venivano portati via dalla Polizia, è intervenuto un profilo (armata-aurus, dal nome della limousine su cui gira Putin) che intimava a Molinari di smetterla o lo avrebbe “consegnato a Mosca”. L’account si rifà a quello ufficiale del ministero della Difesa ma in realtà si tratta di un profilo, noto alla nostra intelligence, che abitualmente diffonde propaganda pro-Russia e anti-Usa in Italia e che, non a caso, nelle ultime settimane ha aumentato l’attività aprendo un canale Telegram. Il direttore di Repubblica aveva già ricevuto minacce esplicite dalla portavoce del ministero degli Affari Esteri russo quando aveva anticipato, in un articolo, i preparativi d’invasione dell’Ucraina da parte del governo di Putin.