Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
"Durante un incursione a Gaza in Decembre 2002, le forze armate israeliane hanno sequestrato documenti nella centrale della polizia "preventiva" di Arafat, che dimostrano che membri "autorevoli" del governo di Arafat, capeggiati dal ministro per le "provvigioni" Abu Ali Shahin, insieme con i leader della polizia preventiva di Arafat, rubano gli aiuti di prima necessita' (come cibo e medicinali) inviati ai palestinesi da vari organismi internazionali tra cui l'UNRWA, e li vendono al mercato nero, arricchendosi personalmente.Dai documenti emerge chiaramente che questa ruberia va avanti indisturbata dal 1996. Chiesto l'intervento di Arafat, questi si e' limitato a firmare un ordine di sequestro per gli aiuti "gia' venduti illegalmente" e quindi distribuirli gratuitamente tra gli uomini della sicurezza.
Fin qui la notizia di agenzia (non ANSA, ovviamente !)ma isrealiana. Non ripresa da Ansa e quindi non fatta pervenire ai giornali italiani. Una non notizia quindi, che la dice lunga sul criterio con il quale vengono ritenute "pubblicabili" alcune notizie, mentre altre no. Fra queste ultime tutte quelle che possono dare dell'autonomia palestinese un'immagine diversa da quella edulcorata alla quale siamo da sempre abituati. E poi ci si chiede perchè l'opinione pubblica italiana è così fortemente sbilanciata in senso pro-palestinese. Niente è più utile dell'ignoranza (non sapere) per farsi di un problema un giudizio sbagliato.