Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
"Squadroni della morte" ? non israeliani. Anche nella testa ossessionata di Aldo Baquis galoppano gli "squadroni della morte"
Testata: Studio Aperto Data: 27 dicembre 2002 Pagina: 1 Autore: Aldo Baquis Titolo: «La tregua di Natale è finita»
Studio Aperto (il TG di ItaliaUno),edizione delle ore 12 e 25 di venerdì 27 dicembre:da Tel Aviv,il corrispondente dell'ANSA Aldo Baquis informa i telespettatori che "la tregua di Natale è finita",per iniziativa - poteva essere altrimenti? - degli Israeliani "che hanno ucciso 9 palestinesi";segue la narrazione della sola posizione dell'ANP,secondo cui il governo di Gerusalemme avrebbe attivato all'uopo dei veri e propri "squadroni della morte". Neppure una parola sulle dettagliate spiegazioni fornite dai vertici militari israeliani sulle modalità di svolgimento dei fatti in questione:come riportato infatti da vari organi di stampa,si è trattato di una serie di operazioni di polizia coordinate in varie città della CisGiordania,terminate con la cattura o la morte di vari dirigenti delle principali milizie terroristiche (tra cui il capo-zona delle famigerate "Brigate Ezz eh-din al-Kassam",braccio militare di Hamas,a Jenin,altri due miliziani di Hamas ed un terrorista arafattiano dei Tanzim a Ramallah,ed un capo guerrigliero delle "Brigate dei Martiri di Al-Aqsa",formazione paramilitare legata all'arafattiana Al-Fatah,a Tul Karem).Benchè in seguito egli citi la diffusa paura israeliana di un'escalation terroristica "pilotata" da Saddam in occasione della eventuale guerra al regime irakeno - e quindi l'urgente necessità di intensificare il dispositivo di sicurezza - ,un simile modo di riferire i fatti,può contribuire ad ingenerare,soprattutto nel grande pubblico poco addentro alla storia ed alla politica mediorientali,l'erronea convinzione che il governo liberamente eletto dell'unico Stato democratico in tutto il Medio Oriente operi,nella difesa anti-terrorismo dei suoi cittadini,come un qualsiasi regime dittatoriale militare dell'America Latina anni '70.
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