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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
17.12.2002 Medici a senso unico
Se le Organizzazioni Umanitarie avessero veramente umanità...........

Testata:Informazione Corretta
Autore: Chiara Segre
Titolo: «Mostra di medici senza frontiere»
Medici senza Frontiere ha allestito alla Libreria Mondadori di Roma una mostra sulla situazione dei civili palestinesi, che però è stata chiusa con 15 giorni di anticipo per le numerose proteste da parte di cittadini romani.
Medici senza Frontiere, come anche altre organizzazioni analoghe, da Emergency ad Amnesty International, sono organizzazioni umanitarie importantissime, che assistono le popolazioni vulnerabili e denunciano le violazioni dei diritti umani.
In una realtà come quella israelo-palestinese, però, la verità è ben diversa.
Siamo davanti ad una guerra che ormai ha messo sul lastrico le economie di entrambi i paesi e, senza andare ad analizzare i vari leader e politiche, da entrambe le parti ci sono feriti e morti, civili e soldati.
Il popolo palestinese non è l'unico in questo momento che ha bisogno di aiuto; se Medici senza Frontiere ha realmente, come mandato, l'assistenza alle popolazioni vulnerabili, dovrebbe occuparsi anche di Israele, dove ormai i feriti e gli invalidi per i quotidiani attentati terroristici, sono la maggioranza.
Israele e la Palestina sono due paesi dove ormai la paura regna sovrana, e dove non si ha più il coraggio di uscire di casa, allora perchè allestire una mostra che riporta solo la tragedia palestinese? Perchè alimentare ancora una volta l'odio antiisraeliano?
Non è sufficiente quello già esistente?
Se Medici senza Frontiere, come altre organizzazioni umanitarie, cercassero di riportare la tragedia di questa guerra vista da entrambe le parti e non solo da quella palestinese, la pace sarebbe un po' più vicina.




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