Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Testata: Il Foglio Data: 24 novembre 2021 Pagina: 3 Autore: la redazione del Foglio Titolo: «Quante balle palestinesi»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 24/11/2021, a pag. 3, l'editoriale 'Quante balle palestinesi'.
A destra: Eli David Kay
Sheikh Fadi Abu Shkhaydam è un predicatore palestinese legato al gruppo terrorista Hamas che domenica si è messo a sparare fra i vicoli di Gerusalemme con l'intento di ammazzare quanti più civili possibili. Ha ucciso una guida turistica, Eliyahu Kay di 27 anni, e ha ferito altre quattro persone prima di essere abbattuto dalla polizia. Mohammed el Kurd è un attivista palestinese che ha vissuto negli Stati Uniti ed è salito alla ribalta internazionale la scorsa primavera perché era la voce delle proteste a Sheikh Jarrah, un quartiere di Gerusalemme al centro di una contesa giuridica con Israele. Hamas sfruttò la contesa come casus belli per dieci giorni di guerra contro gli israeliani, ma torniamo a El Kurd. Su Twitter l'attivista ha scritto che l'uomo "ha sparato a un settler del Sudafrica in un scambio a fuoco (foto qui sotto)" e "ha ferito tre soldati dell'occupazione". Nella foto, presa al tempo della leva, Kay è in uniforme. Ora, l'uomo ucciso era un civile. Non era un settler. Non è stato ucciso in uno scambio a fuoco, ma a sangue freddo, a sorpresa, durante un attentato contro civili. El Kurd, che è ascoltato come un profeta o una star della causa, non riesce a scrivere una sola cosa giusta. Un attentato contro i civili (celebrato da Hamas con la solita distribuzione di dolciumi) diventa uno scontro militare. Il che dimostra ancora una volta che i social sono molto più menzogneri dei media ufficiali, anche se l'opinione pubblica è convinta che sia il contrario e che siano portatori di verità. E' un abbaglio, chissà in quanti se ne renderanno conto.
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