Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Testata: Libero Data: 27 ottobre 2021 Pagina: 15 Autore: Mauro Zanon Titolo: «Zemmour si fa un partito suo»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 27/10/2021 a pag.15, con il titolo "Zemmour si fa un partito suo", il commento di Mauro Zanon.
Mauro Zanon
Eric Zemmour
Il nome era già circolato a luglio in seguito a un articolo di Valeurs Actuelles, il settimanale della destra identitaria francese. Ieri, l'emittente radiofonica Europe 1 ha confermato le indiscrezioni: si chiamerà "Vox Populi", salvo ripensamenti dell'ultimo minuto, il partito politico di Eric Zemmour, il giornalista e intellettuale sovranista pronto a sparigliare le carte in vista delle presidenziali del prossimo anno candidandosi all'Eliseo. Il partito, stando a quanto riportato da Europe 1, dovrebbe essere presentato a fine novembre, quando lo scrittore convocherà a Parigi i responsabili dipartimentali e regionali dell'associazione Les Amis d'Éric Zemmour (guidata da Antoine Diers, si occupa dei finanziamenti e della logistica della campagna elettorale). Sempre secondo Europe 1, Zemmour ufficializzerà la candidatura all'Eliseo attorno all'11 novembre. II quotidiano L'Opinion, lo scorso 10 ottobre, aveva inoltre rivelato che, a prescindere dal risultato che Zemmour otterrà alle presidenziali, "Vox Populi" presenterà i suoi candidati alle elezioni legislative immediatamente successive allo scrutinio nazionale. L'obiettivo di Zemmour è l'"unione delle destre", ossia radunare sotto lo stesso tetto i gollisti e i delusi del lepenismo e creare le condizioni per un'alleanza tra la borghesia patriottica e le classi popolari. Gli ultimi sondaggi in vista delle presidenziali lo attestano tra il 16 e il 18 per cento, numeri che insidiano il secondo posto di Marine Le Pen, in progressivo calo. Ieri, a un mese dalla visita di Zemmour, anche la leader del Rassemblement national è andata in pellegrinaggio a Budapest dal premier ungherese Viktor Orbán: in cerca di riscatto e di una nuova luce.
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