Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Pubblico DISservizio radiotelevisivo Nel riportare la notizia dell'attentato a Gerusalemme, dov'è finito il sacro dovere dell'equilibrio ?
Testata:RaiNews24 Autore: un giornalista Titolo: «Strage a Gerusalemme»
Giovedì 21 novembre,ore 7 e 20 circa: va in onda la non-stop informativa di RaiNews24 sul terzo canale pubblico, che ci informa sia dell'ennesima strage suicida in Israele, che dell' operazione anti-terrorismo di Tzahal a Gaza. I due eventi non si sono verificati in contemporanea, poichè l'azione di polizia è in corso già da diverse ore, mentre la notizia dell'attentato nella Città Santa era stata "battuta" da meno di un'ora. Nella fascia superiore dello schermo,così i redattori di RaiNews commentano la strage gerosolimitana:"Kamikaze su autobus a Gerusalemme: morti e feriti", mentre poco dopo, nel corso della medesima edizione, in questo modo viene presentata l'operazione di polizia a Gaza: "A Gaza Israeliani uccidono 2 ragazzi palestinesi". A questo punto vien da chiedersi se i civili ebrei dilaniati dal "patriottico" kamikaze palestinese siano, rispetto ai morti di Gaza, vittime di serie B: poichè a tutti - ma, evidentemente, non ai degni colleghi di Riccardo Cristiano, già capo dell'ufficio di corrispondenza RAI a Gerusalemme, poi rimosso per il vergognoso scandalo che lo vide protagonista nell'ottobre 2000 - è nota la differenza di significato tra "morti" e "uccisi". Inoltre, le vittime civili israeliane sono cadute nel quadro di una strage indiscriminata (nella volontà di decimare e terrorizzare l'intera popolazione dello Stato ebraico) ma, con ogni evidenza, pianificata a tavolino: mentre i Palestinesi di Gaza sono caduti durante una violenta sparatoria ingaggiata con reparti di Tzahal (erano insomma "militari", uomini armati, ben consapevoli dei rischi che stavano correndo), come riferito autorevolmente anche sul "Foglio" di oggi (giovedì 21). Che a due anni di distanza dallo scandalo-Cristiano, qualche giornalista del servizio pubblico si consideri ancora un entusiasta agit-prop arafattiano, tutt'altro che vincolato - ancor più della concorrenza privata, perchè stipendiato dalla totalità dei cittadini italiani tramite il balzello-canone - al "sacro" dovere dell'equilibrio? Invitiamo i nostri lettori a scrivere la loro opinione a RaiNews24 cliccando sulla e-mail sottostante.