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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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RaiNews24 Rassegna Stampa
21.11.2002 Pubblico DISservizio radiotelevisivo
Nel riportare la notizia dell'attentato a Gerusalemme, dov'è finito il sacro dovere dell'equilibrio ?

Testata:RaiNews24
Autore: un giornalista
Titolo: «Strage a Gerusalemme»
Giovedì 21 novembre,ore 7 e 20 circa: va in onda la non-stop
informativa di RaiNews24 sul terzo canale pubblico, che ci informa sia
dell'ennesima strage suicida in Israele, che dell' operazione anti-terrorismo
di Tzahal a Gaza. I due eventi non si sono verificati in contemporanea, poichè
l'azione di polizia è in corso già da diverse ore, mentre la notizia
dell'attentato nella Città Santa era stata "battuta" da meno di un'ora.
Nella fascia superiore dello schermo,così i redattori di RaiNews commentano
la strage gerosolimitana:"Kamikaze su autobus a Gerusalemme: morti e
feriti", mentre poco dopo, nel corso della medesima edizione, in questo modo
viene presentata l'operazione di polizia a Gaza: "A Gaza Israeliani uccidono
2 ragazzi palestinesi".
A questo punto vien da chiedersi se i civili ebrei dilaniati dal
"patriottico" kamikaze palestinese siano, rispetto ai morti di Gaza, vittime
di serie B: poichè a tutti - ma, evidentemente, non ai degni colleghi di
Riccardo Cristiano, già capo dell'ufficio di corrispondenza RAI a
Gerusalemme, poi rimosso per il vergognoso scandalo che lo vide protagonista
nell'ottobre 2000 - è nota la differenza di significato tra "morti" e
"uccisi".
Inoltre, le vittime civili israeliane sono cadute nel quadro di una strage
indiscriminata (nella volontà di decimare e terrorizzare l'intera
popolazione dello Stato ebraico) ma, con ogni evidenza, pianificata a
tavolino: mentre i Palestinesi di Gaza sono caduti durante una violenta
sparatoria ingaggiata con reparti di Tzahal (erano insomma "militari", uomini
armati, ben consapevoli dei rischi che stavano correndo), come riferito
autorevolmente anche sul "Foglio" di oggi (giovedì 21).
Che a due anni di distanza dallo scandalo-Cristiano, qualche giornalista del
servizio pubblico si consideri ancora un entusiasta agit-prop
arafattiano, tutt'altro che vincolato - ancor più della concorrenza
privata, perchè stipendiato dalla totalità dei cittadini italiani tramite il
balzello-canone - al "sacro" dovere dell'equilibrio?

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