Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Francia/Afghanistan: ecco l'operazione Apagan Cronaca di Stefano Montefiori
Testata: Corriere della Sera Data: 26 agosto 2021 Pagina: 7 Autore: Stefano Montefiori Titolo: «Il successo di Parigi 'Tutti fuori'. L'operazione iniziò in primavera»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 26/08/2021, a pag.7, con il titolo "Il successo di Parigi 'Tutti fuori'. L'operazione iniziò in primavera", la cronaca di Stefano Montefiori.
Stefano Montefiori
Effettivi dell'operazione Apagan
L'operazione Apagan potrebbe concludersi già stasera. Il ponte aereo Kabul-Abu Dhabi-Parigi ha portato in salvo quasi 3000 persone da quando i talebani hanno ripreso il potere, io giorni fa, e il governo francese non nasconde la soddisfazione per avere cominciato l'evacuazione con molti mesi di anticipo. «Abbiamo oltre 100 persone che lavorano 24 ore su 24 all'aeroporto di Kabul per salvare quante più vite possibili», dice una fonte dell'Eliseo, che ricorda l'impegno di lunga data a favore dei civili afghani che hanno aiutato i francesi. Prima del 2019 sono stati accolti in Francia oltre 800 afghani legati all'esercito francese, e nei primi mesi di quest'anno sono arrivati altri 623 afghani, con i loro famigliari, che avevano collaborato con l'ambasciata. «Gli americani hanno confermato il ritiro completo delle loro forze entro il 31 agosto — ha detto ieri il ministro per gli Affari europei Clement Beaune —, e per questioni di sicurezza non potremo continuare le operazioni oltre quella data». Sul posto a Kabul c'è l'ambasciatore David Martinon, che è considerato da molti come l'artefice del salvataggio. Senza aspettare il caos di metà agosto, intuendo forse che Kabul sarebbe caduta prima di quando pensava la Casa Bianca, dall'inizio del 2021 Martinon (ex portavoce dell'allora presidente Nicolas Sarkozy) ha cominciato a occuparsi dei visti per centinaia di persone vicine all'ambasciata: interpreti e traduttori, cuochi, autisti, personale addetto alle pulizie. La Francia si è fatta carico anche di 26o afghani in contatto con la Delegazione dell'Unione europea. In queste ore raggiungeranno Parigi dopo lo scalo nella base aerea 104 Al Dhafra, che la Francia conserva negli Emirati arabi uniti. Viene fatto il possibile perché non si ripeta, sia pure su scala ridotta, il caso degli harkis, gli algerini pro-Francia che vennero in gran parte abbandonati dopo la fine dell'Algeria francese nel 1962. Dopo la scoperta che tra i rifugiati c'erano cinque persone vicine ai talebani, il portavoce del governo Gabriel Attal ha cercato di rassicurare i francesi: «Ogni persona che entra nel nostro territorio da Kabul è monitorata, lo slancio umanitario non ci fa dimenticare la sicurezza».
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