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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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L'Unità on line Rassegna Stampa
17.11.2002 Chi informa e chi disinforma
La notizia dell’Unità: un esempio illuminante di informazione scorretta

Testata:L'Unità on line
Autore: un giornalista
Titolo: «Israeliani di nuovo a Hebron, Sharon e Mofaz in visita alla città»
Riportiamo due stralci dell’articolo che risultano particolarmente interessanti: il primo per la sua faziosità, il secondo per l’evidente omissione di alcune informazioni.
"La nuova occupazione militare di Hebron fa seguito all’attacco"
al massacro
"compiuto vicino alla città della Cisgiordania da un commando palestinese"
da un commando terroristico palestinese
"che ha provocato la morte di 12 tra coloni e soldati israeliani.
La scorsa notte gruppi di coloni ebrei si sono abbandonati a violenze contro la popolazione palestinese a Hebron. Malgrado la nutrita presenza di forze dell’ordine israeliane, giovani coloni sono riusciti a raggiungere abitazioni di palestinesi contro le quali hanno lanciato sassi e bottiglie. Numerose automobili di palestinesi sono state danneggiate, secondo la radio militare.

"Non possiamo permettere che cose del genere avvengano senza rispondere" si è così espresso Mofaz – secondo fonti della sicurezza – rivolgendosi al segretario di stato americano Colin Powell: Ho dato ordine – ha aggiunto il ministro della difesa – di sradicare il terrorismo da Hebron."

E’ gravemente fazioso e fuorviante la sequenza dei due paragrafi.

La necessaria risposta al grave attentato terroristico cui fa riferimento Shaoul Mofaz, non può essere messa in relazione con gli atti di violenza dei coloni contro la popolazione palestinese.

E’ evidente che quelle azioni violente non sono avvallate dalle forze militari israeliane – come fa intendere il giornalista in modo subdolo - ma è altrettanto sacrosanto che un governo democratico ha il dovere di difendere la sua popolazione da assassini sanguinari.

Per questo i militari sono rientrati nella zona "A", sotto controllo dell’ANP, della città arrestando più di 40 sospetti terroristi.

"La lotta al terrorismo in Israele non si ferma e va avanti con tutte le forze dell’esercito. Elicotteri israeliani hanno compiuto questa notte un raid nella striscia di Gaza bersagliando in particolare Khan Younis. Nella operazione – che segue l’annuncio di non meglio specificate azioni antiterrorismo – è stata colpita da sei razzi e incendiata una officina dove, secondo Israele, gruppi estremisti palestinesi costruivano armi."
Ecco, invece, come la stessa notizia viene riportata dal bravo giornalista
de "Il Giornale", Cristiano Fubiani.

" Nelle stesse ore elicotteri da combattimento israeliani entravano in azione anche a Gaza, dove centinaia di palestinesi erano scesi in strada per celebrare a suon di canti e balli il nuovo "riuscito" attacco, centrando con almeno tre razzi un edificio utilizzato dagli integralisti per fabbricare armi ed esplosivi.

A Tulkarem la polizia di frontiera ha catturato un militante di Hamas ricercato da tempo, mentre a Jenin a cadere sotto i proiettili sono stati due miliziani della Jihad islamica".



La notizia riportata dall’Unità è un esempio illuminante di informazione scorretta, quella riportata dal "Giornale" è un modo trasparente e serio di fare giornalismo che si estrinseca sia nell’uso corretto delle parole (ad es. "entrare in azione" anziché "raid"), sia nell’evitare inutili incisi ("secondo Israele", "secondo fonti israeliane") che non servono ad altro se non ad instillare nel lettore il dubbio sulla veridicità delle affermazioni israeliane.

Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare la propria opinione alla redazione dell'Unità. Cliccando sul link sottostante si aprirà un' e-mail già pronta per essere compilata e spedita.

lettere@unità.it

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