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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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La Stampa Rassegna Stampa
27.07.2021 Russia: colpiti ancora i dissidenti
Commento di Giuseppe Agliastro

Testata: La Stampa
Data: 27 luglio 2021
Pagina: 15
Autore: Giuseppe Agliastro
Titolo: «Mosca blocca il sito di Navalny e di altri 50 dissidenti»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 27/07/2021, a pag.15, con il titolo "Mosca blocca il sito di Navalny e di altri 50 dissidenti" l'analisi di Giuseppe Agliastro.

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Giuseppe Agliastro

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Vladimir Putin davanti a un ritratto di Stalin

Ignorato dalla tv russa, largamente controllata dal Cremlino, Alexey Navalny è diventato il rivale politico numero uno di Putin sfruttando sapientemente Internet per farsi conoscere. Ora però le autorità russe hanno messo nel mirino pure i siti legati al dissidente rinchiuso in carcere: ieri - riportano numerosi media - l'agenzia statale che controlla le telecomunicazioni ha bloccato il sito web Navalny.com e altri 48 indirizzi internet legati a organizzazioni di Navalny o a suoi alleati. Un duro colpo, l'ennesimo giro di vite del Cremlino contro il dissenso in vista del voto di settembre.

Il motivo ufficiale del blocco - secondo l'agenzia Interfax - è che queste «risorse online» sarebbero state «usate perla propaganda» di organizzazioni dell'oppositore definite «estremiste» in Russia. Si tratta in pratica degli uffici regionali di Navalny e della Fondazione Anticorruzione le cui inchieste online hanno messo tante volte in imbarazzo i potenti vicini a Putin: enti dichiarati «estremisti» con una mossa ritenuta di matrice politica. La sentenza di fatto ha reso illegali queste organizzazioni e ha impedito a molti alleati di Navalny di candidarsi alla Duma. In questi mesi alcuni dissidenti hanno lasciato la Russia, altri stanno avendo grane con la giustizia. Navalny stesso è stato arrestato e poi incarcerato lo scorso inverno, non appena ha rimesso piede a Mosca di ritorno dalla Germania, dove era stato curato per un avvelenamento dietro il quale si sospettano i servizi segreti russi. Il direttore del Fondo Anticorruzione Ivan Zhdanov è stato inserito nella lista dei ricercati. La portavoce di Navalny, Kira Yarmish, è ai domiciliari con l'accusa di aver violato le norme anti-Covid per un corteo contro l'arresto dell'oppositore. L'ex deputato Dmitry Gudkov a giugno ha lasciato la Russia dopo essere stato arrestato e rilasciato per un caso che secondo lui è stato montato per impedirgli di candidarsi. Nel 2021 un giornale è stato definito «indesiderabile» e di fatto bandito e altri tre sono stati bollati con l' etichetta di «agente straniero»: tra questi The Insider, che ha collaborato con Bellingcat a inchieste scomode per il Cremlino.

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