Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Testata: Informazione Corretta Data: 22 luglio 2021 Pagina: 2 Autore: Diego Gabutti Titolo: «Per Beppe Grillo i cubani hanno una bella faccia a lamentarsi»
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi 22/07/2021, a pag.2 con il titolo "Per Beppe Grillo i cubani hanno una bella faccia a lamentarsi", il commento di Diego Gabutti.
Diego Gabutti
Beppe Grillo
A dimostrazione che tra Elevati, e anche un po' tra Comici, ci s'intende sempre, Beppe Grillo loda sul suo blog il comunismo carioca che i Castro Brothers (l'uno morto, per l'altro la va a pochi) hanno lasciato in eredità ai cubani. Come fantasmi e vampiri con un revolver alla cintura, una bottiglia di rum nella tasca della sahariana e un grosso sigaro cacciato tra i denti, Raúl e Fídel Castro ancora infestano l'isola, ridotta a castello di Frankenstein, una location da horror film novecentesco. Ma ride bene chi ride ultimo, come stanno dimostrando le rivolte anticomuniste di questi giorni. Tumulti che il Garante, elevandosi a guerrigliero, disapprova; i cubani tremano. Ieri, al grido di «arrestate me», difendeva dallo sgarbo d'un processo il figlio Ciro accusato di stupro (quando semmai stava soltanto esercitando, se i fatti saranno confermati, una sorta di jus primae noctis sulle turiste ubriache, com'è diritto feudale degli eredi al trono nel Granducato di Belinia-Vaffonia).
Oggi è strillando «abbattete me» che Beppe Grillo s'erge in difesa del Muro dell'Avana. In tempi più tempestosi del nostro, quando il comunismo era una cosa spaventosamente seria, a difendere la tirannia vudù dei fratelli Castro, che secondo Mario Vargas Llosa, non hanno fatto che «pisciare in testa ai cubani» per sessant'anni, erano grandi potenze (Cina, URSS) e movimenti comunisti attivi in tutto il mondo. Oggi a «elevarsi» in difesa del regime castrista sono rimasti Beppe Grillo, un po' anche il papa justicialista e tale «Frei Betto, teologo della liberazione, scrittore e politico brasiliano», secondo il quale ci vuole un bel coraggio, da parte dei cubani irriconoscenti, a ribellarsi contro gli utopisti barbuti che hanno garantito loro, rimettendoci di tasca propria, «tre diritti umani fondamentali: cibo, salute e istruzione». Frei Betto, citatissimo nel blog belinvaffista, è uno strano teologo. Invece di sfamare gli affamati, lui nega che abbiano fame. Tutta scena: «Ci sono brioches per tutti! Smettete di lamentarvi». Teologo lui pure, l'Elevato approva. È infatti nel nome d'«un mondo più giusto» che a Cuba viene arrestato chi bestemmia contro il regime. A Cuba è giusto, per capirci, che gli omosessuali finiscano nei campi di lavoro a tirar su canne da zucchero e zitti. A Cuba, insomma, tutto è lecito. Così il Granduca. E se il Granducato diventasse una Contea? Be', in questo caso toccherebbe al Conte pagare il conto del ristorante, tipo l'altro giorno a Marina di Bibbiona. Come a Cuba, dove a pagare sono i cubani e non i capipartito, anche nel Granducato di Belinia-Vaffonia è ius pecuniae che il Granduca dimentichi sempre il portafoglio a casa.
Per inviare a Italia Oggi la propria opinione, telefonare: 02/582191, oppure cliccare sulla e-mail sottostante