Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Riprendiamo dal BOLLETTINO della Comunità ebraica di Milano, maggio 2021, a pag.11, con il titolo "Perché la stampa parla degli Accordi di Abramo solo per criticarli e non rimarca i rischi della politica di Biden?", il commento di Angelo Pezzana.
Angelo Pezzana
Joe Biden
Da quando è cambiato l’inquilino alla Casa Bianca seguo con molta attenzione gli avvenimenti che coinvolgono Israele e il mondo arabo mediorientale, augurandomi di essere in buona compagnia. Mi aveva colpito favorevolmente la dichiarazione del nuovo presidente Biden che l’ambasciata Usa non sarebbe stata riportata a Tel Aviv, ma mi sono accorto quasi subito che le notizie successive non erano altro che la copia della politica di Obama negli otto anni del suo mandato, con Biden vice presidente: far ricadere su Israele la responsabilità della mancata fine del conflitto con i palestinesi. Una parte significativa del mondo arabo sunnita aveva accolto con entusiasmo l’ “Accordo Abramo”, nel giro di pochi mesi aveva capovolto l’eterno conflitto israelo-palestinese, voluto tale per decenni proprio da UE e USA. È stata invece sufficiente l’intelligenza politica di due presidenti, americano e israeliano, oltre a tutto senza l’uso delle armi, a mettere fine alle chiacchiere sostituite da trattati di amicizia. Per la prima volta i palestinesi hanno capito che era finito il tempo delle richieste inammissibili.
Arabia Saudita, Emirati, seguiti da altri Stati sunniti, hanno dimostrato che la sostituzione di Israele con una fantomatica Palestina era un progetto fallimentare. Ritorna purtroppo alla ribalta, rafforzato dalla politica di Biden, che ha già annunciato di voler finanziare con 235 milioni di dollari l’Unwra e la ripresa dei rapporti con l’Iran, che potrà così produrre l’arma nucleare senza l’ostacolo delle sanzioni che Biden ha già annunciato di voler cancellare. Un segnale preoccupante è l’assenza sui media di opinioni critiche sul ritorno alla politica di Obama.
Gli Accordi di Abramo, che erano stati accolti dai paesi sunniti come l’arrivo di un mondo nuovo che aveva aperto i rapporti con Israele, interessati a tutto ciò che rappresenta, la modernità, trovano spazio soltanto per le critiche, il progetto Abramo no buono per i palestinesi! analisi per altro condivisibili, paesi dalla totale mancanza dei diritti civili, ignorate però prima degli accordi con Israele. Criticare i governi islamisti? Giammai !
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