Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Francia: proibito dire la verità sull'islamismo Puniti quelli che la dicono
Testata: Il Giornale Data: 30 aprile 2021 Pagina: 14 Autore: la redazione del Giornale Titolo: «Saranno puniti i militari dell'appello anti-islam»
Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 30/04/2019, a pag.14, la breve "Saranno puniti i militari dell'appello anti-islam".
Jean Pierre Fabre-Bernadac
Non solo la condanna verbale, arrivata dal primo ministro di Francia, Jean Castex. Il gruppo di militari, compresi ufficiali e generali, che hanno firmato una lettera aperta in cui si ipotizza il rischio di una «guerra civile» in Francia, andranno incontro ad azioni disciplinari che vanno dal pensionamento forzato alla comparsa davanti a un consiglio militare. Lo ha annunciato il Capo di stato maggiore delle forze armate francesi, Francois Lecointre, in un colloquio con il quotidiano Le Parisien. «Più alto è il grado più gravi saranno le sanzioni», ha aggiunto, senza specificare la natura delle punizioni. Nella lettera, pubblicata la scorsa settimana dalla rivista di destra «Valeurs Actuelles» da parte di 20 generali in pensione (ma firmata da 1500 persone, tra cui diciotto militari attivi identificati dall'esercito e venticinque generali in pensione) si sottolinea il fallimento delle misure prese per controllare le aree suburbane del Paese, quelle a maggior densità di immigrati.
Si evoca, come conseguenza, una futura «disintegrazione» della Francia, «attraverso un certo antirazzismo», con il rischio di avere presto una «guerra civile, con migliaia di morti, che porrà fine a questo caos crescente». L'invito, rivolto all'Eliseo e al presidente Emmanuel Macron, è quello di far cessare il «disagio che si è creato in Francia, se non un odio fra le comunità». Parole per nulla gradite ai vertici del potere francese. Il primo ministro Castex ha detto di aver condannato «con la massima fermezza» l'iniziativa dei generali che è «contraria a tutti i nostri principi repubblicani, all'onore e alle responsabilità dell'esercito». Ha sottolineato che i generali in pensione «rappresentano solo sé stessi», e non l'esercito francese. «Sarebbe stato un affare insignificante se non fosse stato sfruttato politicamente ... come possono le persone, e in particolare Madame Le Pen» candidata alla presidenza, «a giustificare un'iniziativa che non esclude la rivolta contro lo Stato?», ha aggiunto Castex.
Per inviare la propria opinione al Giornale, telefonare: 02/85661, oppure cliccare sulla e-mail sottostante