Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Ugur Sahin, lo scienziato di BioNTech: 'Laboratorio Israele' Commento di Daniel Mosseri
Testata: Il Foglio Data: 29 aprile 2021 Pagina: 1 Autore: Daniel Mosseri Titolo: «Dice Ugur Sahin»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 29/04/2021 a pag.1, l'articolo di Daniel Mosseri dal titolo "Dice Ugur Sahin".
Daniel Mosseri
Ugur Sahin
Berlino. Né camicia né camice. Per ricevere virtualmente i rappresentanti della stampa estera accreditati in Germania, Ugur Sahin indossa una t-shirt. Lo scienziato, che insieme alla moglie Özlem Türeci ha fondato a Magonza l'azienda farmaceutica BioNTech che ha scoperto il vaccino anti Covid distribuito assieme a Pfizer, ha modi semplici e diretti. "Io e mia moglie siamo medici, per cui siamo soddisfatti quando al di là della ricerca riusciamo a fare stare meglio le persone". La soddisfazione deriva dal ricevere continui messaggi di persone anziane che possono finalmente riabbracciare i propri nipoti, "e questo fa piacere". Ma le slide non finiscono mai. Oggi a spronare lui e la moglie, spiega, è la circostanza che molti non hanno ancora ricevuto l'iniezione: "Non dobbiamo perdere la concentrazione". Il medico non si sottrae alla sfilza di domande che gli sono rivolte, e la sensazione è che anche fra i colleghi ci sia chi voglia togliersi qualche dubbio personale prima ancora che giornalistico. Così Sahin ribadisce una volta ancora che il suo vaccino è sicuro ma che non si può abbassare la guardia, soprattutto nel periodo di dodici giorni tra la prima e la seconda dose, quando è ancora possibile ammalarsi di Covid. E la guardia deve sempre restare alta: ricevere due dosi di BioNTech non significa mettersi alla spalle una volta per tutte l'incubo del coronavirus. "Dopo otto mesi dalla seconda immunizzazione, abbiamo osservato un notevole calo degli anticorpi"; ecco perché entro undici, massimo dodici mesi dalla prima iniezione servirà un richiamo. La conversazione si sposta sulle donne in gravidanza: la ricerca in materia non è completa ma gli studi indicano che dal vaccino non deriva alcun danno all'embrione mentre è evidente come le gestanti infettate dal Covid-19 corrano rischi più alti di complicazioni anche gravi. "Ecco perché ha senso immunizzarsi". A ogni domanda, Sahin risponde partendo da Israele. Lo scienziato tedesco nato ad Alessandretta, in Turchia, 56 anni fa e immigrato in Germania al seguito del papà impiegato presso la Ford a Colonia ringrazia a più riprese lo stato ebraico per aver messo a disposizione di BioNTech i dati sugli effetti della vaccinazione di massa. Unendo quei numeri alle risposte fornite a uno stuolo di giornalisti curiosi, Sahin tratteggia i contorni della nuova normalità. Una normalità in cui anche i bambini saranno vaccinati contro il virus "perché anche loro si ammalano gravemente di Covid e di long-Covid: per fortuna in pochi ma abbastanza per preoccuparsene". In un futuro non troppo lontano "dovremo continuare a difenderci da chi non vuole o da chi non può vaccinarsi" oppure da chi non produce sufficienti anticorpi. Aspettiamoci dei focolai, spiega Sahin: saranno più o meno grandi ma saranno sotto controllo "e l'emozione associata oggi a questa emergenza sparirà". E le varianti del virus? Lo scienziato ricorda che BioNtech è stato sviluppato pensando alle mutazioni: Sahin è in primo luogo un oncologo e la lotta contro il cancro lo ha allenato a sfidare un nemico versipelle. "Abbiamo testato il vaccino su trenta varianti e vediamo da Israele come sta rispondendo a quella britannica, la più diffusa al mondo". La conclusione è affidata alla (geo)politica. Con l'Italia il medico si è complimentato per aver dato l'esempio con un lockdown severo: "Imitata dagli altri paesi, ha permesso all'Europa di passare un'estate tranquilla". Quanto all'Europa, ogni frizione con la Commissione è acqua passata: "Negli ultimi cinque mesi abbiamo lavorato bene insieme". La prossima sfida è aprire centri di produzione di vaccini in ogni continente: "In ogni stato non servirebbero". Come vede la sua vita? "Ho avuto la fortuna di aver fatto il liceo (Gymnasium, in tedesco) e di essere andato all'università".
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