Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Domani inverte i ruoli: Israele aggressore, Iran vittima In poche righe sconclusionate, la disinformazione contro lo Stato ebraico
Testata: Domani Data: 09 aprile 2021 Pagina: 2 Autore: la redazione di Domani Titolo: «Siria. Quattro soldati feriti in un attacco aereo»
Riprendiamo da DOMANI di oggi, 09/04/2021, a pag. 2, la breve "Siria. Quattro soldati feriti in un attacco aereo".
Il pezzo pubblicato dal giornale dell'ingegner De Benedetti è sconclusionato e - quel che è peggio - fa passare Israele per aggressore e l'Iran come vittima, rovesciando la realtà. Perché Domani non si chiede che cosa facessero in Siria missili e posizioni militari iraniane, anziché soffermarsi unicamente sull'incursione difensiva israeliana?
Ecco la breve:
Carlo De Benedetti
Damasco
Quattro soldati siriani sono rimasti feriti in un attacco aereo vicino Damasco, capitale della Siria, nel corso di un' attacco condotto con missili israeliani. Secondo quanto riportano i media locali, la difesa siriana ha abbattuto la maggior parte dei missili prima che distruggessero obiettivi militari legati all'Iran. I missili provenivano dall'area del Libano e delle alture del Golan. Sono stati diversi, negli anni, gli attacchi a obiettivi militari legati a Teheran attribuiti a Israele. Nel frattempo, il premier israeliano Benjamin Netanyahu è tornato ad attaccare l'Iran e l'accordo sul nucleare con gli Stati Uniti, dichiarando di essere pronto a difendere il suo paese da chiunque provi a distruggerlo.
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