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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Angelo Pezzana
Israele/Analisi
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L'islamismo è una grande minaccia per i diritti, ma i Paesi europei fanno finta di nulla 07/04/2021
Riprendiamo dal BOLLETTINO della Comunità ebrica di Milano, aprile 2021, a pag.17, con il titolo "Il multiculturalismo porterà l'Occidente alla perdita dei diritti civili. Riusciremo a fermare questa deriva?", il commento di Angelo Pezzana.

Angelo Pezzana - Wikipedia
Angelo Pezzana

Vetlanda, Stockholm - Sweden 2015 - YouTube
Vetlanda, Svezia

Un 3 marzo 2021 di terrore a Vetlanda una cittadina non lontana dalla capitale della Svezia, dove in pieno giorno un giovane ha attaccato i passanti con un grosso coltello: otto persone sono rimaste ferite, tre in modo grave. Per classificare terrorismo l’accaduto, è dovuto trascorrere parecchio tempo prima che la polizia rivelasse che l’assalitore era un profugo afgano. Spesso rimane un terrorista anonimo, come è avvenuto pochi giorni dopo, un uomo armato ha tentato di fare irruzione in una scuola ebraica di Marsiglia. L'individuo ha estratto un coltello e ha cercato di entrare nella scuola, ma è stato respinto dagli agenti della sicurezza. Fuggito, si è diretto verso un negozio di alimentari kasher, situato nelle vicinanze, dove è stato bloccato. In questo caso è un ‘individuo’, spesso la parola usata è un ‘giovane’, senza rivelarne l’etnia.

5. islam e migrazioni copia - Modalità compatibilità

Qualcuno ricorderà il capodanno 2016 a Colonia, quando un migliaio di giovani migranti arabi assalirono centinaia di donne. La polizia tedesca per una settimana non diede ai media nessuna spiegazione, solo dopo che 400 donne denunciarono di essere state aggredite e violentate venne reso pubblico: “temevamo che avrebbe rafforzato i movimenti populisti”, fu la giustificazione. Casi simili avvengono in molte città europee, dove ormai molti quartieri sono “no go areas”, una realtà ormai accettata, soprattutto in Svezia, dove persino le ambulanze, i pompieri e gli addetti alla consegna della posta possono accedere solo se scortati dalla polizia che viene accolta sempre con lancio di pietre e biglie di ferro e, non di rado, con colpi di armi da fuoco.

Una introduzione fuori luogo in un momento in cui l’interesse/attenzione di tutti è puntata sull’attesa spasmodica dei vaccini che ci salveranno la vita, le nostre abitudini sconvolte, prigionieri come siamo di un male che non sappiamo ancora come sconfiggere? A virus sconfitto, perchè così sarà, il mondo che ci attende sarà quello di prima, forse peggiore, ce lo confermano le democrazie occidentali che non hanno ancora capito come il multiculturalismo, che noi progressisti attendevamo come l’arma pacifica che ci avrebbe liberato dal provincialismo, era in realtà il primo passo verso una società che vedrà la messa in discussione e poi la scomparsa dei diritti civili. Un esempio? Gli Accordi di Abramo, nati da una reciproca volontà di vivere in pace tra Israele e i paesi sunniti mediorientali sono scomparsi dalle politiche estere dei governi occidentali democratici. Riprendono invece i rapporti con gli stati che sono al centro del terrorismo. Il grido ‘Gott mit uns’ di nazi memoria, è di nuovo fra noi, cambia soltanto il Dio che viene invocato. Ce ne accorgeremo in tempo?

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