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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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La Stampa Rassegna Stampa
04.04.2021 La Stampa 'spera' nel progetto di Obama-Biden
Il commento e le opinioni di Paolo Mastrolilli

Testata: La Stampa
Data: 04 aprile 2021
Pagina: 19
Autore: Paolo Mastrolilli
Titolo: «Blinken fa pressing per i diritti dei palestinesi»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 04/04/2021 a pag.19 con il titolo "Blinken fa pressing per i diritti dei palestinesi" l'analisi di Paolo Mastrolilli.

L'ipotesi dei due Stati, dopo essere stata in auge per decenni, è caduta, considerata superata perfino nel mondo arabo pragmatico che ha firmato gli Accordi Abramo stabilendo relazioni diplomatiche con Israele. La Stampa  riporta con enfasi il mutamento della politica estera americana in Medio Oriente avvenuto con il cambio di presidenza da Trump a Biden, come se non bastasse Mastrolilli aggiunge un giudizio nel finale del suo commento, dove "spera" che il progetto di Obama ripreso oggi da Biden si realizzi: un progetto che prevede l'appeasement a tutti i costi con l'Iran degli ayatollah e gli occhi chiusi di fronte a terrorismo e delegittimazione di Israele.

Ecco l'articolo:

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Paolo Mastrolilli


Donald Trump, Joe Biden

“Israeliani e palestinesi devono godere della stessa misura di libertà, sicurezza, prosperità e democrazia». Il messaggio consegnato dal segretario di Stato americano Blinken al collega israeliano Ashkenazi, durante la loro telefonata di venerdì, chiarisce in maniera definitiva la linea dell'amministrazione Biden. Il nuovo capo della Casa Bianca non intende cancellare le iniziative del predecessore, quindi lascerà l'ambasciata a Gerusalemme, cercherà di allargare gli Accordi di Abramo ad altri Paesi arabi, e continuerà a difendere la sicurezza dello Stato ebraico. Però considera la soluzione dei due Stati come l'unica possibile per fare progressi duraturi e condivisi, perciò si oppone all'annessione dei Territori occupati e spera nella ripresa del dialogo. Sul piano pratico ha già riattivato relazioni e finanziamenti ai palestinesi, ha annullato le sanzioni alla Corte penale internazionale, e si è candidato al Consiglio per i Diritti Umani dell'Onu, pur riaffermando l'opposizione alle iniziative che prendono di mira Israele. Nello stesso tempo ha accettato di riprendere il dialogo con l'Iran sull'accordo nucleare, e chiarito all'Arabia che non è disposto ad accettare tutto in cambio della sua alleanza. E' una giravolta quasi completa, che ristabilisce il paradigma di Obama, sperando che stavolta ci siano le condizioni per realizzarlo.

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