Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Matteo Renzi in Bahrain Cronache di Fabrizio Caccia, Niccolò Carratelli
Testata:Corriere della Sera - La Stampa Autore: Fabrizio Caccia - Niccolò Carratelli Titolo: «Al paddock in Bahrein spunta Renzi. È polemica - Renzi al Gp del Bahrein Scoppia la polemica. Il senatore: 'I miei viaggi non costano agli italiani'»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 29/03/2021, a pag.12, con il titolo "Al paddock in Bahrein spunta Renzi. È polemica", la cronaca di Fabrizio Caccia; dalla STAMPA, a pag. 8, con il titolo "Renzi al Gp del Bahrein Scoppia la polemica. Il senatore: 'I miei viaggi non costano agli italiani' ", il commento di Niccolò Carratelli.
Ecco gli articoli:
CORRIERE della SERA - Fabrizio Caccia: "Al paddock in Bahrein spunta Renzi. È polemica"
Matteo Renzi con Jean Todt e Salman ben Hamad Al Khalifa
Ai social non sfugge niente. Così, diluvio di commenti ieri sulla bacheca Facebook di Matteo Renzi. Alcuni ironici: «Matte', come va in Bahrein? Bella la vacanzetta?». Altri polemici: «Alla faccia di tutti gli italiani che sono in zona rossa». O ancora beffardi: «Vossignoria ci illumini, tra un pit stop e l'altro...». Galeotto, è stato il tweet rivelatore di Jean Todt, presidente Fia ed ex direttore della scuderia Ferrari, che ha postato dal paddock una foto di lui in compagnia del leader di Iv e del primo ministro del regno di Manama, Salman bin Hamad AI Khalifa, che è pure l'erede al trono. Tutti e tre, con la mascherina, prima dell'inizio del Gp inaugurale della stagione di Formulai. «Mentre gli italiani si trovano in lockdown e non possono uscire dal loro comuni il senatore Renzi va nel Bahrein a vedere il Gp», lo attacca anche il coordinatore nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli. E il portavoce di Amnesty Italia, Riccardo Noury, cita la rivolta popolare del 2011 finita nel sangue: «Ecco cosa accade laggiù fuori dal paddock della Fi». Quest'anno Renzi è stato tre volte in tre mesi nei Paesi arabi: a gennaio a Riad, a febbraio a Dubai e ieri a Manama. La settimana scorsa invece è volato a Dakar, dove ha visto il presidente senegalese Macky Sall e l'ex premier Tony Blair. Ma da quando incontrò a Riad il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman — secondo l'intelligence americana il mandante dell'omicidio del giornalista dissidente Jamal Khashoggi — le critiche non si sono più fermate. «Fanno polemica per i miei viaggi all'estero? E io ne faccio uno alla settimana — la reazione piccata di Renzi ieri con i suoi —. Domenica scorsa ero in Senegal e ora al Gran premio in Bahrein. Naturalmente martedì (domani, ndr) sarò in Aula al mio posto in Senato per la discussione sul Family Act. Intervengo e voto». Da registrare anche la nota del suo ufficio stampa: «Matteo Renzi ha come sempre rispettato tutte le norme. E i suoi viaggi non costano un centesimo al contribuente italiano».
LA STAMPA - Niccolò Carratelli: "Renzi al Gp del Bahrein Scoppia la polemica. Il senatore: 'I miei viaggi non costano agli italiani' "
Matteo Renzi
Il richiamo del deserto è troppo forte per Matteo Renzi. In pochi giorni è passato dalla sabbia di Dakar, in Senegal, a quella del Bahrein. Esattamente tre settimane dopo il weekend "segreto" a Dubai con l'amico Marco Carrai, svelato da La Stampa e ancora senza una spiegazione ufficiale, l'ex premier è tornato a trovare gli amici del Golfo. Questa volta per assistere dal vivo al Gran Premio che ha inaugurato la nuova stagione della Formula 1. Trasferta inevitabilmente meno riservata, visto che è stato immortalato dalle telecamere della diretta tv, mentre passeggiava nel paddock, e dal presidente della Federazione di automobilismo, Jean Todt, in una foto pubblicata su Twitter. Con loro anche il principe ereditario e primo ministro del Barhein, Salman ben Hamad Al Khalifa. Immediate le polemiche sui social, tra chi ha sottolineato l'inopportunità di volare in Bahrein per la Formula 1 "mentre c'è un intero Paese in zona rossa" e chi ha ironizzato sul fatto che la trasferta sia dovuta a "motivi di lavoro". Se, accanto allo svago dei motori, ci siano stati anche incontri politici non è dato sapere. Come non è chiaro se Renzi abbia pagato di tasca sua il viaggio o, più probabilmente, sia stato invitato e ospitato. Dall'ufficio stampa di Italia Viva hanno solo precisato che «i viaggi di Renzi riguardano Renzi e non costano un centesimo al contribuente». Inoltre, «il senatore fa sapere che è abituato alle polemiche, ma che come sempre ha rispettato tutte le norme e domani sarà in aula a fare il suo lavoro». Per lui, infatti, niente quarantena al rientro: come abbiamo già raccontato, i parlamentari sono esentati per il solo fatto di essere tali, a prescindere dal motivo del viaggio. Del resto, il Gran Premio non può essere considerato una missione istituzionale. E sul sito della Farnesina continua a esserci la raccomandazione, visto il quadro pandemico, a evitare viaggi all'estero «se non per ragioni strettamente necessarie».
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