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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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La Repubblica Rassegna Stampa
04.10.2002 In calo Arafat è già pronto Barghouti
Repubblica si prepara a giocare la carta Barghouti

Testata: La Repubblica
Data: 04 ottobre 2002
Pagina: 20
Autore: Enrico Franceschini
Titolo: «Barghouti è il nuovo Mosè palestinese»
L' articolo di Franceschini è la cronaca, colorita e forse un pò troppoasettica, di una giornata lacerante per Israele.Si processa Barghouti, il leader di una organizzazione paramilitare definitaterroristica da autorevoli consessi, e che ha rivendicato decine di orrendiattentati contro civili israeliani.Barghouti è stato catturato dalle truppe israeliane nel suo nascondiglioall' epoca del primo assedio di Ramallah.Da allora, Israele ha fatto quelche avrebbe dovuto fare Arafat: lo ha custodito in carcere per impedirgli diuccidere altri innocenti, ed ora lo sottopone ad un processo.Quel che Arafatnon ha voluto fare, insomma.Ebbene, Franceschini non ha sottolineato le tre caratteristiche di questoprocesso, che invece a noi sembrano essenziali per capire Israele e quantoavviene in quella regione:1) Il processo si svolge con la massima libertà, degna di un paese civile, econ la garanzia di tutti i diritti per l' accusato. Quanto ha descrittoFranceschini ne è la prova lampante.2) La società israeliana è composita, e vi si trovano anche persone che inbuona fede e per intimo convincimento sono più favorevoli alla causapalestinese che non a quella israeliana. Nella sede più delicata, quella delprocesso ad un capo terrorista, anche loro hanno il diritto di esprimersi adalta voce.3) Questa realtà lacerante, che potrebbe anche concludersi con unaassoluzione, è l' alternativa alle "uccisioni mirate" che tanti condannano:ma è una alternativa autolesionista, pericolosa per la sicurezza deicittadini. Ciò malgrado, Israele l' ha scelta, per dare una vistosa lezionedi democrazia all' Autorità Palestinese e per richiamare severamente Arafatagli obblighi internazionali che ha sottoscritti per lottare contro ilterrorismo. E ciò malgrado i pacifisti a senso unico alla Morgantinitrovano anche in questa sede processuale di che attaccare Israele.
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