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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
04.03.2021 Insulti a Segre dopo il vaccino: 4 indagati
Cronaca di Cesare Gluzzi

Testata: Corriere della Sera
Data: 04 marzo 2021
Pagina: 17
Autore: Cesare Gluzzi
Titolo: «Insulti a Segre dopo il vaccino: 4 indagati»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 04/03/2021, a pag. 17, con il titolo "Insulti a Segre dopo il vaccino: 4 indagati", la cronaca di Cesare Gluzzi.

Liliana Segre - Wikipedia
Liliana Segre

Hanno insultato la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta all'orrore dei lager, con offese e messaggi d'odio che avevano portato il pm Alberto Nobili, a capo del pool antiterrorismo della Procura di Milano, ad aprire un fascicolo per minacce aggravate dall'odio razziale. Per questo sono finiti indagati e perquisiti un 75enne ex operaio tessile di Prato ora residente in Sardegna, e un 40enne di Viterbo, ex panettiere che ha perso il lavoro dopo il lockdown. Sui cellulari del 75enne sono state trovate fotografie di Mussolini e Hitler anche se la Digos esclude una loro adesione a gruppi politici. La senatrice 90enne vive dal 2019 sotto scorta proprio a causa delle minacce di morte ricevute in Rete. Le indagini della polizia postale e della Digos di Milano, diretta da Guido D'Onofrio, hanno permesso così di risalire agli autori dei post pubblicati sui social dopo che la senatrice si è sottoposta al vaccino lo scorso 18 febbraio al Fatebenefratelli ed è diventata testimonial della campagna anti Covid. Oltre ai due perquisiti ci sono due indagati per diffamazione e cinque «profili» (anche quello di una avvocata) sono finiti sotto la lente degli investigatori della Postale diretti da Lisa Di Berardino.

Tra i messaggi ingiuriosi c'è anche quello di un medico di un importante ospedale milanese ricevuto in occasione del voto di fiducia al governo Conte. Il 40enne, a detta degli investigatori, si è mostrato collaborativo e ha fornito subito le password di accesso a social e device. Inoltre ha detto di aver compreso il disvalore delle sue parole. Nelle ore successive, infatti, aveva rimosso il commento e ha chiesto scusa agli inquirenti per quella che ha definito «una cavolata». Diverso l'atteggiamento del 75enne che si è detto «stupefatto» e si è difeso dichiarando di avere espresso la propria opinione «rispetto a una foto che non condivideva» e s'è appellato alla «libertà di espressione». Nei giorni successivi altri hater di Segre avevano cancellato i loro post di insulti e qualcuno finito alla gogna mediatica aveva chiesto scusa. «C'è una scarsissima comprensione delle conseguenze penali da parte di queste persone — hanno spiegato gli inquirenti —. La Rete non è una zona franca e le conseguenze di insulti e minacce si pagano perché è sempre possibile risalire agli autori anche se si utilizzano profili anonimi». Per la senatrice a vita gli atti dei «leoni da tastiera» sono solo «una gran perdita di tempo». Per chi li subisce e per chi li fa. «Ci si fa male — ha detto — a fare cattiverie».

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