Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Processo per 'odio razziale' per le minacce alla Brigata ebraica, ancora con un rinvio In questo modo finirà in nulla
Testata: Avvenire Data: 12 gennaio 2021 Pagina: 2 Autore: la redazione di Avvenire Titolo: «Minacce a Brigata ebraica, sotto accusa per odio razziale»
Riprendiamo da AVVENIRE - Milano di oggi, 12/01/2021, a pag.2 la breve "Minacce a Brigata ebraica, sotto accusa per odio razziale".
Ancora un rinvio per il processo agli odiatori antisemiti che il 25 aprile 2018 hanno preso di mira la Brigata ebraica: sono le premesse perché finisca in nulla come spesso avviene quando il rinvio giustifica la cancellazione dell'accusa.
Ecco l'articolo:
Si è aperto ieri, ed è stato subito rinviato al prossimo 3 marzo, il processo davanti alla quarta sezione penale del Tribunale di Milano a quattro antagonisti: sono accusati di avere minacciato la Brigata ebraica durante il corteo antifascista per l'anniversario della Liberazione, il 25 aprile 2018. A tre imputati, tra cui Claudio Latino - già condannato dopo l'operazione antiterrorismo "Tramonto" - è stata contestata anche l'aggravante dell'odio razziale. In particolare, nell'indagine del pm Leonardo Lesti, Latino è accusato di avere minacciato i componenti della Brigata ebraica 'simulando la sventagliata di una mitragliatrice».
I contestatori della Brigata ebraica a Milano
I quattro si sono difesi contestando l'aggravante dell'antisemitismo e sostenendo che le loro proteste «erano contro le bandiere dello Stato di Israele e non contro la Brigata ebraica». Inoltre, hanno anche sostenuto che 'i gesti contestati non erano minacce nei confronti di alcuni manifestanti, ma mimavano le azioni militari di Israele».
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