Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Testata:Il Corriere della Sera Autore: un giornalista Titolo: «Trovata un autobomba con 600 chili di esplosivo»
"Trovata un'autobomba con 600 chili di esplosivo di anonimo" Decisamente parco di notizie - e quelle poche anche imprecise - il Corriere di oggi, che in un trafiletto anonimo ci informa che le forze di sicurezza israeliane hanno intercettato un'auto imbottita di 600 chili di esplosivo e che "due soldati dello stato ebraico e un militante palestinese sono stati uccisi in due diversi attacchi nella Striscia di Gaza".
Per saperne di più dobbiamo, al solito, rivolgerci alla penna di Graziano Motta che su Avvenire ci spiega che:
- oltre ai 600 chili di esplosivo, l'auto conteneva anche due taniche di benzina e ferraglia ("la loro esplosione, provocata da reparti del genio, ha impressionato quanti l'hanno vista alla tv") - sono stati arrestati tre terroristi presso Nablus e uno a Tulkarem; tutti e quattro si preparavano a compiere attentati suicidi - "un sottotenente e un soldato israeliani sono rimasti uccisi e quattro altri militari feriti in due operazioni di guerriglia, rispettivamente contro una pattuglia lungo la rete di separazione con Israele e contro un carro armato, saltato in aria su una mina. Un cecchino palestinese è stato ucciso nella conseguente reazione dell'esercito" - sempre nella Striscia sono stati lanciati proiettili di mortaio e un missile "qassem" contro villaggi agricoli ebraici - un altro attacco di guerriglieri è stato condotto contro soldati presso Jenin - vari processi a Gerusalemme e a Haifa contro arabi israeliani responsabili o complici di attentati - ripresa del processo contro Marwan Barghouti Ci viene il sospetto che Graziano Motta sia un tale gigante che, mettendosi in prima fila, riesce a nascondere la visuale a tutti gli altri, lasciandoli a secco di notizie. Invitiamo i nostri lettori ad inviare al Corriere il loro commento cliccando sulla e-mail sottostante. Invitiamo anche a scrivere a Avvenire per esprimere apprezzamento verso la professionalità di Graziano Motta