Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Trump vs Biden, si avvicina il giorno della verità Commento di Valeria Robecco
Testata: Il Giornale Data: 24 ottobre 2020 Pagina: 18 Autore: Valeria Robecco Titolo: «Trump vs Biden -10»
Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 24/10/2020, a pag.18, con il titolo "Trump vs Biden -10" il commento di Valeria Robecco.
Valeria Robecco
Donald Trump
Il copione sembra lo stesso del 2016, e Donald Trump probabilmente si starà augurando che anche il finale sia il medesimo. All'indomani dell'ultimo dibattito televisivo tra il presidente americano e il rivale Joe Biden, quando mancano dieci giorni al voto del 3 novembre, i grandi media danno come vincitore, seppure ai punti, il candidato democratico. Secondo il 53 per cento degli spettatori ha vinto Biden, afferma una proiezione della Cnn, mentre per il 39 per cento è stato più efficace Trump. Se la storia insegna, tuttavia, sono numeri da prendere con cautela: quattro anni fa, infatti, la maggior parte della stampa Usa aveva assegnato la vittoria di tutti e tre i match televisivi a Hillary Clinton, e nel rush finale prima del voto la dava in vantaggio sull'allora candidato repubblicano con percentuali superiori al 10 per cento a livello nazionale. Uno scenario simile a quello dipinto dagli analisti in questa tornata elettorale, dove l'ex numero due di Barack Obama è saldamente avanti in tutte le proiezioni. Per i detrattori i giorni di Trump al 1600 di Pennsylvania Avenue sono contati, ma il Comandante in Capo continua a ripetere che i sondaggi ostili sono solo «fake news». D'altronde, come la storia insegna, non bisogna dimenticare la «maggioranza silenziosa» che ha portato il tycoon alla Casa Bianca nel 2016, e che potrebbe ancora fare la differenza. Inoltre il dibattito della scorsa notte è stato un successo, ha detto The Donald parlando con i giornalisti nello Studio Ovale, e paventando «un'ondata rossa» (il colore dei repubblicani) per le elezioni. Quel che è certo è che, a differenza del primo confronto, finito quasi in rissa, il duello di giovedì sera alla Belmont University di Nashville, in Tennessee, è stato civile, grazie alla salda conduzione di Kristen Welcher, l'anchorwoman di Nbc e anche alla nuova regola dei microfoni silenziati per i primi due minuti di ciascun segmento. Pur se i due candidati si sono scontrati su tutto, a partire dal coronavirus. Trump, efficace e tagliente, ma anche misurato, ha difeso il suo operato: «Stiamo per svoltare, abbiamo fatto un grande lavoro», ha affermato, promettendo che il vaccino «arriverà presto». «Chiunque sia responsabile di così tanti decessi non può essere presidente degli Stati Uniti», ha ribattuto Biden, che soprattutto nella seconda parte del dibattito ha cominciato a perdere colpi faticando, in diverse occasioni, a tenere il filo del ragionamento. Inoltre, a un certo punto ha guardato l'orologio: un errore commesso da George H.W. Bush nel 1992 durante il dibattito con Bill Clinton, che viene considerato un gesto d'impazienza e difficoltà. I due avversari hanno ribadito le differenze di opinione anche su clima, questioni razziali e immigrazione, e ovviamente Trump ha puntato molto sullo scandalo delle email del figlio di Biden, Hunter, con le accuse di corruzione per le sue attività in Ucraina e in Cina quando il padre era vicepresidente. Il candidato dem ha retto il colpo, ribadendo che in Ucraina non c'è stato nulla di poco etico e in Cina il figlio non ha guadagnato nulla. «L'unico che ha fatto soldi con la Cina è lui», ha aggiunto indicando il rivale, che a sua volta ha rilanciato accusando i Biden di aver preso 3,5 milioni di dollari dalla Russia. Intanto, sono oltre 50 milioni gli americani che hanno già votato, pari a circa il 37 per cento di tutte le schede ricevute nel 2016, tanto che gli esperti si aspettano un'affluenza record.
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