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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
21.09.2020 Censura politicamente corretta
Commento di Pierluigi Battista

Testata: Corriere della Sera
Data: 21 settembre 2020
Pagina: 31
Autore: Pierluigi Battista
Titolo: «Le deboli reazioni al neo-oscurantismo»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 21/09/2020, a pag.31, con il titolo "Le deboli reazioni al neo-oscurantismo", il commento di Pierluigi Battista.

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Pierluigi Battista

L'origine del mondo: il quadro fa arrossire Facebook che lo censura, la  Francia porta in tribunale il social network Facebook vuole mettere le  mutande alla donna rappresentata nel quadro dell'artista francese, la

Sta emergendo una singolare contraddizione, sulla condizione della donna nel nostro Occidente, tra le parole e le cose. Da una parte l’attenzione iper-corretta alimentata dal #metoo, l’eccesso di zelo lessicale, un certo bigottismo che allarga a dismisura l’area del proibito, del non dicibile, del censurabile. Dall’altra, i segnali di un nuovo oscurantismo che penetra nelle nostre società e che non siamo più in grado, prigionieri dei nostri sensi di colpa e del poco amore per i nostri valori di libertà, di contrastare efficacemente. Dieci anni fa sarebbe stata inconcepibile la legittimazione di quella tremenda umiliazione nei confronti della donna che è il test di verginità, praticato nel medioevo degli Stati dell’integralismo islamico e di cui si vorrebbe replicare la vergogna nelle nostre società pluralistiche e tolleranti. In Francia è accaduto: e deve intervenire il governo per rintuzzare l’ondata oscurantista che difende il test di verginità. Sempre in Francia a una donna è stato impedito l’ingresso nel Museo d’Orsay, nel museo che esibisce il nudo femminile più perturbante della storia dell’arte che è «L’origine del mondo» di Gustave Courbet, per via di un suo presunto abbigliamento poco consono. In Italia la vicepreside di una scuola romana ha esortato le studentesse a evitare le minigonne per evitare che ai maschi «cada l’occhio» sulle loro gambe. Sempre in Italia una sentenza ha mitigato la pena comminata a uno stupratore perché la ragazza violentata manifesterebbe un comportamento «disinvolto», con ciò stabilendo un nesso grottesco tra i costumi sessuali della vittima e il diritto del carnefice a pretendere, anche con la forza, la stessa disponibilità avuta con gli altri uomini. Generalmente questi squillanti annunci di neo-oscurantismo sono stati accolti da proteste molto blande, tranne l’ammirevole resistenza delle studentesse francesi che si sono recate a scuola con l’ombelico scoperto. È il senso di colpa, appunto. Un atteggiamento omertoso per non occuparsi delle donne che, ancora fuori dell’Occidente ma chissà, vivono una condizione di oppressione spaventosa. Come Nasrin Sotoudeh che in Iran patisce anni di galera e decine di frustate per aver difeso i diritti delle donne a liberarsi del velo e che oggi è in ospedale, dopo quaranta giorni di sciopero della fame.

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