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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Immagini e parole
  antisemitismo
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Esiste un altro antisemitismo, che spesso non riguarda nemmeno esponenti
della comunità ebraica. Quello che sceglie come vittime i vicini di casa in
banali liti condominiali. Perchè incidere con una chiave la stella di Davide
e la scritta "Jud" per qualcuno è l'insulto più appropriato e infamante
quando deve mandare un messaggio a qualcun altro che gli sta sul
cosiddetto. E' successo proprio così ieri mattina a Roma al povero avvocato
Antonio Manca Graziadei, che non è neppure ebreo, ma che da anni è in lite
condominiale con il proprio vicino Ferdinando Belli, dipendente del Vaticano
(toh!).
Di prima mattina Manca ha sorpreso Belli ad armeggiare attorno alla propria
Mini Cooper verde insieme alla figlia piccola. Si avvicina e i due scappano
e l'avvocato constata sulla portiera un graffito dall' ignobile e
inequivocabile valenza antisemita, cioè la scritta "Jud" e la stella di
Davide accanto. Immediatamente chiama i carabinieri e denuncia il fatto e il
vicino. Potrebbe sembrare un episodio grottesco, da suscitare il riso se non
ci fosse invece da piangere. Ma la morale di questa storia si riassume così:
un dipendente del Vaticano da l'esempio alla figlia piccola e la trascina a
essere complice di un insulto contro gli ebrei che evidentemente per lui
rappresentano il massimo dell'abiezione
solo per punire il vicino reo di essere in cusa con lui per motivi di
allaccio fognario. Oltre alle scritte ha eseguito danneggiamenti ai
tergicristallo della Mini. Ma questi vanno rubricati sotto il teppismo
comune. Non politico. Di certo l'atmosfera a Roma,a proposito di
antisemitismo e dintorni, deve avere raggiunto il limite della saturazione
se ci sono individui che si sentono autorizzati a usare i metodi dei
nazisti anche in banali liti condominiali. Speriamo che adesso qualcuno
punisca, secondo i dettami della legge Mancino che si usano anche per gli
ultrà da stadio, il dipendente del Vaticano in questione.

Dimitri Buffa

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