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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Avvenire Rassegna Stampa
28.08.2020 I sette nani di Auschwitz
Ecco il documentario

Testata: Avvenire
Data: 28 agosto 2020
Pagina: 21
Autore: la redazione di Avvenire
Titolo: «Su History 'I sette nani di Auschwitz'»
Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 28/08/2020, a pag.21 la breve "Su History 'I sette nani di Auschwitz' ".

Ovitz family - Wikipedia
La famiglia Ovitz

Stasera, in prima visione su History (ore 21.50) il documentario I sette nani di Auschwitz che, attraverso il racconto dell'attore Warwick Davis, esplora la drammatica storia della famiglia Ovitz. Sette artisti ebrei nani - Rozika, Franzika, Avram Freida, Micki, Elizabeth e Perla, la più giovane degli Ovitz - che viaggiarono attraverso l'Europa dell'Est esibendosi con il nome "I Lilliput" nei più grandi teatri europei, e conquistando il pubblico per la particolare cura con la quale preparavano i loro spettacoli, dalla scenografia ai costumi, alla musica. Nel 1937, quando Disney fece uscire il film Biancaneve e i sette nani, la popolarità dei nani raggiunse l'apice. Fino alla loro cattura e la deportazione ad Auschwitz nel 1944, gli Ovitz viaggiarono con documenti falsi e raggiunsero un successo straordinario. Ad Auschwitz, i fratelli Ovitz furono individuati dal dottor Josef Mengele, che voleva decifrare i segreti della crescita dell'organismo umano. Isolati in quartieri speciali, i sette artisti diventarono rapidamente cavie umane, sopportando infiniti esperimenti bizzarri e crudeli. Dopo la liberazione, gli Ovitz tornarono in Transilvania e infine si stabilirono in Israele, ad Haifa.

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