Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Iran nucleare: regole violate, servono misure contro gli ayatollah Le parole di Mike Pompeo
Testata: Il Giornale Data: 23 agosto 2020 Pagina: 14 Autore: la redazione del Giornale Titolo: «Iran, Stati Uniti in campo contro tutti: 'Teheran viola le regole e va punita'»
Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 23/08/2020, a pag. 14 l'articolo "Iran, Stati Uniti in campo contro tutti: 'Teheran viola le regole e va punita' ".
Mike Pompeo
Stati Uniti contro tutti nel consiglio di sicurezza dell'Onu. Tema dello scontro, l'intenzione dell'amministrazione Trump di reintrodurre le sanzioni contro l'Iran che avrebbe violato l'accordo Jcpao del 2015, in seguito al quale Teheran avrebbe dovuto fermare lo sviluppo di armi nucleari in cambio della rimozione delle sanzioni. Peccato che da quello stesso accordo Washington si sia sfilata nel 2018 e quindi secondo Teheran ma anche secondo l'Europa, la Cina e la Russia, non avrebbe diritto di proporre il meccanismo dello «snapback». E infatti 13 dei 15 membri del consiglio di sicurezza hanno inviato lettere formali per opporsi alla forzatura americana. Solo repubblica Dominicana e ovviamente Usa non l'hanno fatto. Lo scontro all'interno del Palazzo di vetro si preannuncia molto duro. Gli Stati Uniti sono molto agguerriti e hanno già fatto partire il conto alla rovescia di 30 giorni per la reintroduzione dell'embargo.
Nei giorni scorsi il segretario di stato Mike Pompeo ha notificato formalmente la sua richiesta all'Onu e ha chiesto un confronto con la Russia e altri membri del consiglio di sicurezza, compresi gli alleati europei Francia e Regno Unito, che definiscono la mossa americana «illegale». Secondo Pompeo gli Stati Uniti non accetteranno che l'Iran «compri liberamente aerei, carri armati missili e altri tipi di armi convenzionali per avere un arsenale nucleare. Il viceambasciatore russo alle Nazioni Unite, Dmitry Polyansky, ha così commentato su twitter: «Sembra che ci siano due pianeti. Uno immaginario dove vige la legge del cane-mangia-cane, in cui gli Stati Uniti pensano di poter fare quello che vogliono senza persuadere nessuno, infrangere e lasciare accordi ma comunque trarne beneficio; e un altro in cui vive il resto del mondo e dove regnano la legge e la diplomazia internazionale». Malgrado questo Washington sembra abbia intenzione di insistere. Pompeo ha presentato a Dian Triansyah Djani, ambasciatore presso l'Onu dell'Indonesia, che detiene attualmente la presidenza di turno del consiglio, un dossier con tutte le «significative inadempienze» dell'accordo da parte dell'Iran. Un primo risultato però Trump sembra averlo ottenuto. Il direttore generale dell'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Rafael Mariano Grossi, sarà domani a Teheran per «delle riunioni con le autorità iraniane di alto livello». Sarà la prima missione in Iran di Grossi da quando ha assunto l'incarico, a dicembre scorso.
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