Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Le parole di Mike Pompeo sull'Iran non interessano i nostri media Chieste nuove sanzioni per limitare il regime degli ayatollah
Testata: Il Giornale Data: 21 agosto 2020 Pagina: 12 Autore: la redazione del Giornale Titolo: «Pompeo all'Onu per chiedere nuove sanzioni per l'Iran»
Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 21/08/2020, a pag. 12 la breve "Pompeo all'Onu per chiedere nuove sanzioni per l'Iran".
Una notizia di politica estera Usa di rilievo, trascurata da quasi tutti i quotidiani questa mattina
Mike Pompeo
Mike Pompeo, segretario di stato americano, incontrerà nelle prossime ore a New York il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres per notificare «al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che gli Usa intendono ristabilire praticamente tutte le sanzioni Onu contro l'Iran». L'obiettivo di Washington è far scattare lo «snapback», il meccanismo previsto dall'accordo internazionale sul nucleare iraniano del 2015 (da cui gli Usa si sono ritirati due anni fa), in base al quale, in caso di violazioni, possono essere ripristinate le sanzioni Onu contro Teheran. Venerdì scorso il consiglio di sicurezza dell'Onu ha bocciato la proposta americana sulla proroga dell'embargo alle armi contro l'Iran. Secondo il Washington Post Pompeo dovrebbe convincere il consiglio di sicurezza del fatto che l'Iran non sta più rispettando gli impegni previsti dall'accordo del 2015. Per il presidente iraniano Hassan Rohani gli Usa non hanno il diritto di far scattare sanzioni Onu sulla base dello «snapback», perché «il buon senso ci dice che questo meccanismo è valido solo per chi fa parte del trattato e non per chi ne è uscito». Secondo il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, la mossa è «illegale e inaccettabile».
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